banner inside 01 it

Arnold Mario Dall'O - Untitled - Pubblicato da Galleria Alessandro Casciaro

0
×

Attenzione

Questo evento è terminato, rimani connesso per nuovi eventi

Informazioni evento

La galleria Alessandro Casciaro è lieta di presentare la nuova mostra personale di Arnold Mario Dall’O, Untitled.

Nel lavoro di Arnold Dall’O si addensano idee e tecniche in una totale libertà d’espressione. Non è certamente difficile rintracciare i segni distintivi di una poetica che si articola verso una convivenza tra lavori plastici e una pittura fortemente concettuale. Non è un artista legato alla ripetizione e allo stile, pur mantenendo una riconoscibilità esemplare. La sua consapevolezza espressiva lo porta anche a essere assolutamente libero non solo di lavorare sulle immagini spesso recuperate dalla rete, ma anche di rendere protagonisti in grandi quadri, oggetti di tardo design, lampadari, furniture che sembrano estratti da cataloghi e riviste ormai dimenticate. La tecnica della pittura distribuita a puntini, di una sorta di pointillisme contemporaneo, esprime il concetto di un tempo di realizzazione lungo, di attesa, come se l’immagine fosse una sorta di apparizione, qualcosa che accade come un evento, che si deposita lentamente sulla superficie pittorica. Nel suo lavoro, e attraverso una tecnica che non si attarda nella descrittività dei particolari o nel creare lavori che siano sovrapponibili alla realtà, l’immagine o la forma sembrano apparire dal nulla. Suggeriscono l’idea di provenire da una dimensione altra, come se fosse un messaggio lanciato nel tempo e che trova un’attualizzazione all’improvviso, quasi per caso. Questa sua capacità la conserva anche nei lavori installativi che sono più rari nel complesso della sua opera, ma che diventano una sorta di epitome di una concezione dell’arte aperta all’intuizione, all’emozione, ad una partecipazione del pubblico che va ben oltre lo shock visivo o la provocazione. Al contrario di quanto affermato da Paul Klee “L’arte non riproduce ciò che è visibile, ma rende visibile ciò che non sempre lo è”, Dall’O prova a decostruire ciò che è visibile, ad avvicinarlo a quella soglia di invisibilità che diventa un territorio in cui le emozioni, ideologie e storie personali, i condizionamenti e i comportamenti sociali, si mescolano in quel mistero che ci portiamo dentro e che chiamiamo “memoria”.

Tags

Contatti :

Date e orari evento :

L'evento si tiene dal 19 Mag 2023 al 08 Lug 2023

Note sugli orari :

Sa ore 10.00-12.30 Uhr
Do chiuso / So geschlossen


29.05.2023, 02-03.06.2023 chiuso / geschlossen

Potrebbe interessarti anche :

  • L'evento si tiene dal 09 Apr 2024 al 20 Apr 2024
    Le opere di Arthur Kostner sono sculture in legno di varie forme e formati, levigate e rivestite con una vernice lucida. La struttura e la granatura del legno vengono messe in secondo piano a favore di un effetto sinestetico, dovuto soprattutto alle condizioni cromatiche e luminose. Sono monocromatiche solo quelle opere che corrispondono a una chiara forma geometrica e quelle che si snodano lungo la parete come forme curve come loop o snodate a fiocco. Le tavole quadrate, invece, sono caratterizzate da una combinazione di colori che crea contrasti e riflessi di luce. Spesso i lavori di Kostner assomigliano a caratteri luminosi o a schermi, la cui decodifica è a disposizione: come per i caratteri illeggibili, si ricercano elementi di collegamento e lo sguardo non si ferma. L'esperienza sensuale che ne deriva non si riallaccia al simbolico, ma rimanda a qualcosa di enigmatico che nessuna superficie, per quanto liscia, può superare. L'arte di Arthur Kostner è legata al principio fondamentale di un'estetica del semplice, che nella sua essenza è sobria, elegante, armoniosa e di effetto impressionabile. Nella sua variegata creatività, Arthur Kostner rimane fedele a se stesso nel tentativo di trovare una simbiosi tra arte e natura. Con materiali ridotti riesce a rendere visibile la complessità poetica e l'irradiazione creativa delle cose semplici. (Salvatore A. Sanna, Francoforte)
  • L'evento si tiene dal 13 Mar 2024 al 20 Apr 2024
    CASA NATURA SELVAGGIA Casa – Dove si può trovare? È mai esistita? Nel tempo ne è mai stato idealizzato un modello di perfezione? O è sempre stata puro desiderio, scintillante riflesso di luce nei frammenti di fragilità che si stagliano davanti a noi, nelle crepe degli insostenibili sogni di beatitudine e salvezza? Casa – È davvero qualcosa di esterno oppure risiede in noi? E il dolore della ricerca, non è forse la tensione della corda sulla quale danziamo tra il regno di luce interiore e l‘oscurità esteriore, sopra l‘abisso della nostra vita vulnerabile? Paesaggi di materia distrutta sono visibili nella serie fotografica Zuhause di Émilie Delugeau. L’integrità della superficie si è frantumata, formando strutture naturali figlie dell‘impatto di una forza incontrollata. Un bambino, avvolto in abiti invernali che fungono da protezione, si trova in una stanza dalle pareti bianche davanti a una finestra chiusa e oscurata. Sembra abbandonato nella desolazione di questo luogo. Di fronte a lui, una pozza bianca in un‘esplosione congelata. Anch’essa paesaggio simbolo di questa forza incontrollata. Il bambino è riuscito a scampare allo scoppio della violenza? O l‘ha innescata come unica possibile salvezza dal freddo, dalla desolazione, come unica forma vivente possibile in uno spazio senza vita? Una detonazione bianca, in cui il bambino può trovare una natura salvifica, una casa per un istante. Su un‘altra parete bianca, in un‘altra foto, una donna quasi nuda. Un drappeggio giallo attorno al collo le ricopre leggermente la parte superiore del corpo, da sinistra a destra. Protezione fragile. Vulnerabilità. Guarda lontano dall‘osservatore verso la sorgente di luce, nascosta agli occhi di quest’ultimo. Ecco un ulteriore luogo di desiderio. Seguendo e lasciandosi avvolgere da tracce, strutture e pieghe, esse forniscono direzione e protezione, promessa e incertezza. Casa – qualcosa che in questo mondo può essere stabilito unicamente per momenti, negli angoli della nostra esistenza nomade, transitoria, e che esiste in modo permanente solo nella certezza dell’immaginazione, del cuore e non nell‘illusione del tangibile, dell‘inequivocabile? Non in una nazione o in un singolo luogo, ma in quel regno, che è dentro di noi, e in cui stiamo costantemente cercando, fino ad arrivare al desiderio che ci dà casa, bellezza e luce nel frastagliato, nell‘inafferrabile e nel vitale. Fred Kelemen This work was produced in 2020 by Villa Pérochon, a Centre for Photographic Art in Niort, France. It was made possible thanks to the support from the City of Niort, the Ministry of Culture/DRAC Nouvelle-Aquitaine, and the Conseil Régional Nouvelle-Aquitaine. Prints were produced in the workshops of Philippe Le Besconte‘s Villa Pérochon. Framing was carried out by Émilie Grégoire at Atelier du Cadre, Niort.
  • Un viaggio musicale dinamico e coinvolgente, ricco di sonorità e ritmiche differenti. Durante questo laboratorio di musica d’insieme, adatto ai bambini e agli adulti, i partecipanti usano esclusivamente gli strumenti esposti. Non sono richieste particolari competenze musicali.