On the Road again … Un dinamico duo alla scoperta del West America - Pubblicato da Gaidal

0
×

Attenzione

Questo evento è terminato, rimani connesso per nuovi eventi

Informazioni evento

La mostra “On the Road again …”, vuole accompagnarvi, tramite un percorso pittorico e fotografico, attraverso la magia di un interessante viaggio nel selvaggio West America.
Gianni e Gaia Dal Checco vi aspettano per raccontarvi questa avventurosa storia.

Contatti :

Date e orari evento :

L'evento si tiene dal 29 Set 2016 al 05 Ott 2016

Note sugli orari :

08:30 - 13:00; 15:00 - 19:30

Pubblicato da :

Potrebbe interessarti anche :

  • L'evento si tiene dal 22 Nov 2025 al 14 Feb 2026
    Inaugurazione 21 novembre 2025, ore 19:00 Performance di danza di Susanna Recchia per Okwui Enwezor ore 20:00 Gruppo di lavoro (Arbeitsgemeinschaft) a cura di Francesca Recchia (1975, Avezzano, Italia) con Emma Snædis Recchia (2020, Morges, Svizzera) Con opere di Stefano Graziani (1971, Bologna, Italia), Lorenzo Tugnoli (1979, Lugo, Italia), Aziz Hazara (1992, Wardak, Afghanistan) Conversazione video: Francesca Recchia, con registrazioni di Sandi Hilal (1973, Beit Sahour, Palestina) e Alessandro Petti (1973, Pescara, Italia), [fondatori di Decolonising Architecture Art Research, 2007]; Ram Bhat (1981, Nuova Delhi, India), Ekta Mittal (1978, India), [fondatori di Maara, 2008]; Sanjay Kak (1958, Pune, India); Amanullah Mojadidi (1971, Jacksonville, USA); Jayaraj Sundaresan (1972, Thrissur, India) Pietre e conchiglie dipinte: Emma Snædis Recchia (2020, Morges, Svizzera) Libro tattile: Norwegian Afghanistan Committee (2025, Kabul) Adesivi: Anonymous Witness (Afghanistan) Il programma di Ar/Ge Kunst è curato da Zasha Colah e Francesca Verga. Il paese di dopodomani è una mostra che esplora la possibilità di immaginare futuri non immediati, a fianco a chi ne sarà protagonista. Nella visione curatoriale di Francesca Recchia, la mostra diventa un terreno di relazioni, una pratica politica e umana di lungo respiro, un intreccio di affetti e responsabilità che si sviluppano nel tempo, come una trama che cresce silenziosamente ma con costanza. Il titolo è stato scritto da Recchia insieme a sua nipote, Emma Snædis Recchia, quattro anni, che ha co-curato la mostra, e allude a un tempo altro, né il presente né un futuro utopico ma l’intervallo del “dopodomani”: un orizzonte in cui la responsabilità verso gli altri si coltiva come un seme sottoterra, invisibile ma vitale.
  • L'evento si tiene dal 26 Nov 2025 al 20 Dic 2025
    La fotografia di Chiara Bettazzi esiste in una dimensione di prossimità con i linguaggi della scultura e dell’installazione, con cui condivide lo stesso vocabolario di oggetti del quotidiano che danno forma ai suoi soggetti. Nata come strumento di osservazione e controllo del processo installativo, essa acquisisce in seguito una sua autonomia, misurandosi in primis con il registro della natura morta. Le sue sono composizioni oggettuali, costruite inizialmente sul piano orizzontale come vanitas o assemblage di memoria surrealista, e poi debordate fuori dal tavolo, trovando altri piani di appoggio in materiali trovati nello studio – scalei, paraventi, strutture provvisorie – che definiscono traiettorie precarie attorno a cui l’agglomerato oggettuale assume nuove sembianze scultoree. 
Lo scatto fotografico coglie incontri effimeri tra oggetti in uno stato di transitorietà, destinati poi a ritornare nell’anonimato del quotidiano. È una dimensione performativa della fotografia, soprattutto quando l’artista ci mostra anche i gesti del disporre gli oggetti, le cadute accidentali: sulla soglia tra composizione e scomposizione, scena e retroscena, dove l’immagine riattiva continuamente il processo, restituendo all’oggetto la possibilità di una nuova forma, in costante trasformazione. Retroscena accosta una serie di fotografie recenti in cui ricorre l’elemento dello scaleo – emblema del processo di costruzione della scena – a una nuova installazione da cui la mostra prende il titolo: un intervento site-specific realizzato con i materiali di backstage provenienti dai magazzini di Foto Forum, resti di precedenti allestimenti. L’installazione si sviluppa in senso longitudinale, tagliando a metà lo spazio espositivo con una superficie architettonica fatta di aperture e stratificazioni, che diventano le tracce materiali di un tempo sedimentato. 
In questo contesto, l’artista invita il pubblico a muoversi nello spazio e a farsi parte della scena: osservatori-attori di un ambiente speculare e duplice, dove recto e verso tendono a coincidere. Nelle pieghe del tessuto e nei frammenti degli oggetti la memoria riaffiora come un archivio visivo, aperto a continue attività di scavo e ri-figurazione. Alessandra Tempesti Chiara Bettazzi nasce a Prato nel 1977, dove vive e lavora. La sua ricerca indaga una duplice dimensione: da un lato lo spazio e i luoghi e dall’altra una poetica dell’oggetto quotidiano, che si sviluppa tra accumulo e scarto. Nel 2015 crea un osservatorio sul recupero dell’archeologia industriale del territorio che prende il nome di Tuscan Art Industry, collaborando con storici dell’architettura, biologi ambientali, artisti, curatori e varie figure professionali. Le sue fotografie e le sue installazioni riflettono sull’ idea della trasformazione e si sviluppano a stretto contatto con il paesaggio industriale e urbano. Spesso i suoi lavori hanno un carattere site-specific, instaurando un dialogo molto forte con lo spazio e la luce naturale dei luoghi.
 Le sue opere sono presenti in collezioni pubbliche e private, tra cui: La Galleria Nazionale d’arte Moderna e Contemporanea di Roma, Casa Masaccio Centro per L’arte contemporanea, La Collezione Farnesina, Il Museo di Santa Maria della Scala, Castello di Ama e Villa Rospigliosi.
 Tra le principali mostre ricordiamo: BIENALSUR, Museo di Roma a Palazzo Braschi (2025); Panneggi, Lottozero, Prato (2025); Colorescenze, Centro Pecci, Prato (2024); Recap, Z2o Project, Roma (2024); TheTilt of Time, IED, Firenze (2023); Reverse, Tenuta Dello Scompiglio, Lucca (2023); Standby. Installation View, Museo Galileo e Murate Art District, Firenze (2023); Soggiorno, Villa Rospigliosi, Prato (2023); Rampa di Lancio, Peccioli, (2021), Surplace, Galleria Nazionale di Arte Moderna e Contemporanea, Roma (2022), A tutti gli effetti, Villa Romana, Firenze, (2020), Cabinet, progetto per Castello di Ama, Gaiole in Chianti, Siena (2019), Il Mondoinfine: vivere tra le rovine, Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, Roma (2018).
  • L'evento si tiene dal 11 Apr 2025 al 31 Gen 2026
    Edizioni Francesco Conz dalla Collezione Museion

Inserisci i tuoi eventi sul primo e più amato calendario di eventi dell'Alto Adige!

HAI GIÀ UN ACCOUNT?

ACCEDI

NON HAI ANCORA UN ACCOUNT?

Non perderti i migliori eventi in Alto Adige!

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER SETTIMANALE

Vuoi vedere i tuoi eventi pubblicati sul nostro magazine?

RICEVI UN AVVISO AL MESE PER LA CHIUSURA REDAZIONALE

Vuoi promuovere i tuoi eventi o la tua attività? Siamo il tuo partner ideale e possiamo proporti soluzioni e pacchetti su misura per tutte le tue esigenze.

VAI ALLA SEZIONE PUBBLICITÀ

CONTATTACI DIRETTAMENTE

INSIDE EVENTS & CULTURE

Magazine mensile gratuito di cultura, eventi e manifestazioni in Alto Adige-Südtirol, Trentino e Tirolo.
Testata iscritta al registro stampe del Tribunale di Bolzano al n. 25/2002 del 09.12.2002 | Iscrizione al R.O.C. al n. 12.446.
Editore: InSide Società Cooperativa Sociale ETS | Via Louis Braille, 4 | 39100 Bolzano | 0471 052121 | Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..