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Informazioni evento
Opening: La mostra riunisce per la prima volta opere dell’artista americana Carol Bove e alcuni dispositivi per allestimento dell‘architetto veneziano Carlo Scarpa (1906–1978), presentati al pubblico in pochissime occasioni precedenti.
29.11.2025 – 20.12.2025
Lanserhaus, Appiano
Una mostra di Peter Burchia
A cura di Nicolò Faccenda
Ultima mostra della stagione espositiva 2025, nella cornice del tema biennale “corpo-identità-cultura”, “+ 210x220/XX,00” presenta una selezione delle opere prodotte nell’ultimo quinquennio dal pittore Peter Burchia.
Suddivisa in quattro filoni tematici, la mostra catalizza una riflessione sui concetti di “identità” e di “sé”, in una tensione tra processi di consolidamento e dissoluzione. Nelle opere di Burchia, una pittura sferzante e di grande impatto visivo manifesta i vari piani su cui sono implicati l’immagine, il senso e la strutturazione dell’idea di “identità”, con un affaccio, al contempo ammiccante e inquieto, sull’abisso della sua frantumazione.
L’esposizione rimarrà aperta fino a sabato 20 dicembre, dal martedì al sabato dalle ore 15:00 alle 19:00.
Mostra e inaugurazione a ingresso libero.
Al TreviLab, vi aspetta un nuovo appuntamento con “Storie dell’arte con i grandi musei”:
"Artifices: i creatori dell'arte"
Centro Trevi – TreviLab | Bolzano, via Cappuccini 28
21 novembre 2025 – 12 aprile 2026
In collaborazione con e a cura del Museo Nazionale Romano
“Artifices: i creatori dell’arte” nasce grazie alla prestigiosa collaborazione con il Museo Nazionale Romano di Roma, primo museo nazionale dell’Italia Unita istituito nel 1889 e oggi articolato in quattro sedi, ognuna con la propria specificità: Palazzo Altemps, Palazzo Massimo, Crypta Balbi e il complesso monumentale delle Terme di Diocleziano e della Certosa di S. Maria degli Angeli, sede originaria del Museo.
Opere realizzate con materiali diversi e svariate tecniche – statue, lucerne, epigrafi, manufatti in avorio e marmi colorati, mosaici e intarsi – raccontano lo sviluppo delle produzioni artistiche a Roma, dall’età repubblicana alla fine dell’Impero, attraverso le figure degli “artifices” artisti e artigiani specializzati. Gli oggetti esposti raccontano e testimoniano le trasformazioni culturali di Roma e dei suoi abitanti, guidandoci in un viaggio attraverso la storia.
La mostra rimarrà aperta fino al 12 aprile 2026 e sarà accompagnata da un ricco programma di eventi collaterali.
Apertura mostra: dal lunedì al sabato dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 18:00
Ingresso gratuito. A disposizione del pubblico anche un’audioguida gratuita e una mediatrice.
L’archeologia racconta la storia – ma a volte diventa essa stessa parte della storia. Tra il 1920 e il 1972, in Alto Adige, i diversi regimi politici utilizzarono ritrovamenti e scavi archeologici per legittimare le proprie ideologie. Così, mentre gli scienziati italiani di stampo fascista presentavano le testimonianze romane come prova delle radici latine della regione, i ricercatori nazionalsocialisti interpretavano i ritrovamenti preistorici come conferma di un presunto passato “germanico”.
La scienza finì così nel vortice della politica: gli oggetti furono sovra interpretati in chiave ideologica, gli scavi trasformati in strumento di propaganda e la ricerca privata della sua autonomia. Le conseguenze di questo conflitto culturale si fecero sentire anche dopo la fine della seconda guerra mondiale.
La mostra temporanea UNDER PROPAGANDA palesa questo complesso e controverso capitolo della storia dell’archeologia altoatesina. Per la prima volta numerosi reperti degli anni 1920–1972 vengono presentati al pubblico, riletti in chiave critica con criteri scientifici aggiornati.
I documenti d’archivio e le postazioni interattive raccontano accanto ai reperti le pratiche di ricerca del passato. Per i più giovani è previsto un percorso “underground”: un’avventura che svela in oggetti appositamente selezionati storie inattese.
Un’occasione per riflettere su come il passato sia stato strumentalizzato e per guardare con occhi nuovi le testimonianze archeologiche che ancora oggi hanno molto da raccontare.
La mostra invita a riscoprire l’importanza di una ricerca libera e indipendente ricordandoci quanto possa essere stimolante osservare i reperti archeologici con occhi critici e consapevoli.
Un ricco programma di attività e iniziative collaterali per adulti e bambini offre diversi modi di avvicinarsi alla mostra, pensati per differenti tipi di pubblico.
La mostra si rivolge sia a un pubblico specializzato e interessato, sia al grande pubblico, ed è aperta da martedì 25 novembre 2025 fino a domenica 8 novembre 2026.
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