Distorted Reality - Premieretour 2013 - Pubblicato da ale inside

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  • Via Macello 28, Bolzano, BZ
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Informazioni evento

Snowboard Filmpremiere & Afterparty - »Distorted Reality«
Premieretour 2013
Afterparty with
WAX Wreckaz & Invasion Sound (A) - Hip Hop , Funk, Raggae, Dub, Drum n Bass
Pirate Movie Production is proud to present its latest action snowboard film and wants to invite you to join a surreal trip following a tight group of riders like
Gigi Rüf, Marco Feichtner, Nicolas Müller, Stale Sandbech, Sven Thorgren Kalle Ohlson, Werni Stock, Niels Shack, Sami Luthanen, Elias Ellhardt, Fredrik Evensen and Martin Kalijola,around the world.
After the great success of "Unique8" the goal was to top the production values and bring you an unforgettable snowboard viewing experience either on the big screen in cinemas or your laptop screen - Red cameras, dollies, steadycams and helicopters - you name it!
The "DISTORTED REALITY" premiere tour will gather enthusiasts worldwide to party and celebrate snowboarding!
"DISTORTED REALITY" will be available on iTunes and DVD including a 100-page art and photo book packed with incredible still images by
Lukas Goller (ITA) Michael Hacker (AUT) Tobias Ludescher (AUT) Anders Engberg (SWE) Paul Riedmüller (AUT) Galileo Sironi (ITA) Matt Georges (FRA) Carlos Blanchard (ESP) and many more
that were captured during last season’s Pirate adventures well as high-class art which was produced during the isolationCamp 2013, a creative-minded gathering that unites various artistic friends from all over Europe.
Tour DJs
Wax Wreckaz: wild style mixture of Hip Hop, Electronic Beats and Funk
Invasion Sound: The best in Reggae and Dancehall with a little flavor of Hip Hop, Mashups, Dubstep and Drum n Bass

Contatti :

  • Location : Halle 28
  • Indirizzo : Via Macello 28, Bolzano, BZ

Date e orari evento :

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  • Benedikt Sanoll: rhythm, fingerstyle-guitar Philipp Sanoll: drums & marimba Sebastian Willeit: e-guitar & banjo Thomas Vicenzi: e-bass Simon Oberrauch: piano/keys I ragazzi dei “Timbreroots” uniscono Ambient Indie Folk, Alternative Rock e Brit Pop in un’esperienza sonora travolgente, che conquista i fan di Mumford & Sons, The Lumineers, Ben Howard, Coldplay e Bon Iver. Il canto epico, fino a cinque voci, e strumenti particolari come la marimba donano vitalità e profondità ai loro testi intensi. Ispirata da influenze musicali molto diverse tra loro, la band crea un ponte tra passato e presente, dando vita al loro inconfondibile “Timbrevibe”. Con il nuovo album “Heartbeat Chronicles” raccontano una storia profonda di crescita emotiva e personale – un viaggio dall’autoinganno e dall’isolamento verso la consapevolezza di sé, la responsabilità e la connessione umana. Durante il “Heartbeat Chronicles” Tour, il pubblico viene trasportato in questo universo sonoro, con la promessa di un’esperienza live indimenticabile e stimolante.
  • La pampa argentina “non è solo un ambiente fisico, ma anche una forma di vita” constata il filosofo Carlos Astrada nel 1948 nel suo libro “El mito Gaucho”. In due opere per pianoforte e violoncello (Pampanea n. 1 e n. 2) e in una Pastorale sinfonica (Pampanea n. 3), anche il compositore argentino Alberto Ginastero si occupa – quasi contemporaneamente – della vita nella vasta pianura erbosa senza alberi. Nel 1941, l’impresario Lincoln Kirstein gli commissiona la composizione di un balletto in atto unico con cinque scene per la sua compagnia “American Ballet Caravan”, che un anno dopo si scioglierà. La musica di Ginestra, strettamente legata alla vita dei gauchos, viene ugualmente eseguita per la prima volta nel 1943 – sotto forma di suite in quattro movimenti per sala da concerto – al Teatro Colón di Buenos Aires. Diventa subito un successo mondiale. Dalla “spiritualità” della pampa allo “Sturm und Drang” del XVIII secolo europeo: un Mozart sedicenne compone il Divertimento K 136 nella primavera del 1772 per il principe-arcivescovo di Salisburgo. Con la sua Sinfonia n. 29, due anni dopo si allontana dai modelli italiani, come sottolinea il ricercatore mozartiano Albert Einstein, superando gli elementi decorativi con una “finezza da musica da camera” con cui rifugge tutto ciò che vi è di convenzionale e di banale. La sinfonia porta con sé un’aria di freschezza e novità. Un giovane genio inizia a farsi strada verso uno stile tutto suo.
  • Nel settembre 1872 Carl Ferdinand Pohl, il bibliotecario della Società viennese degli amici della musica, sottopone all’attenzione del suo direttore artistico Johannes Brahms sei “Feldparthien”: sono sei divertimenti per strumenti a fiato attribuiti a Haydn. Nell’estate 1873 Brahms scrive variazioni su un corale composto dai sei divertimenti, “allenandosi” così nella progressiva trasformazione ed evoluzione degli elementi costitutivi e dei motivi della sua musica nonché nell’arrangiamento orchestrale che più avanti caratterizzerà la sua opera sinfonica. Con il suo unico concerto per violino ultimato, nel 1806 Beethoven fa evolvere ulteriormente un genere che sino ad allora andava dal concerto dei maestri barocchi italiani fino a Mozart. L’opera a impianto sinfonico con un primo movimento lunghissimo sembra avvicinarsi più ai concerti per violino di Brahms, Tchaikovksy o Sibelius che non ai predecessori del XVIII secolo. Il 12 maggio 1926 viene eseguita per la prima volta la Prima sinfonia di Shostakovich – suo lavoro di diploma al Conservatorio di Leningrado – che verrà poi fatta conoscere a livello internazionale da Bruno Walter e Arturo Toscanini. Shostakovich si rivela da subito un mattacchione: nella partitura del diciannovenne, influenze di Stravinsky, Prokofiev, Mahler e Hindemith si fondono in un linguaggio tonale originale e puntiglioso, con acrobazie dettate dall’ironia e comicità che all’epoca si potevano ammirare al circo o nei film muti, ma non ancora nelle sale da concerto.

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