Due violini, un violoncello, un pianoforte e un’enorme energia creativa: da oltre vent’anni le quattro virtuose di Amburgo sono ospiti nelle sale da concerto di tutto il mondo con i loro “masterpieces of classical comedy” (New York Times) che entusiasmano il pubblico con vertiginosi voli pindarici tra Vivaldi e acrobazie vocali, tango e polizieschi, rap e Rachmaninov.
Il nuovo progetto “Heimat” chiude la trilogia di concerti iniziata con “Liebe” e “Träume”. Che cosa significa Heimat? È un luogo, una tradizione, un sentimento? O forse le persone che ci circondano? O ancora le parole, le lingue e i suoni? Con la stessa naturalezza un po’ trasognata con la quale suonano musica di tutto il mondo, i quattro rispondono a modo loro: i salutsalon si sentono a casa ovunque, e la loro vera Heimat è la musica.
Programma:
Heimat
Jazz al Festival Dolomites? Certo che sì! Il raffinato quartetto guidato dalla pianista Julia Hülsmann apre il fine settimana jazzistico di Dobbiaco con un coinvolgente programma. In una recensione dell’album “The Next Door”, apparsa su The Arts Desk, Sebastian Scotney elogia la sintonia perfetta del quartetto e aggiunge: “Si percepisce chiaramente l’evoluzione della band, che ha trovato con naturalezza un flow convincente e una solida narrazione”.
Il Guardian ha definito il debutto del quartetto “un album eccellente per la reinvenzione di elementi noti e la disinvolta virtuosità”, definendo la sua musica “un jazz intelligente, sofisticato, curioso e contemporaneo”.
Pianoforte: Julia Hülsmann
Sassofono: Uli Kempendorff
Basso: Marc Muellbauer
Batteria: Heinrich Köbberling
La Camerata Vienna-Milano riunisce dal 2024 musicisti di due delle orchestre più prestigiose al mondo: i Wiener Philharmoniker e l’Orchestra del Teatro alla Scala. Questo concerto segna il debutto della formazione. Il direttore artistico Jurek Dybał è anche direttore e musicista dei Wiener Philharmoniker. Il mezzosoprano Ulrike Helzel, già nell’ensemble della Deutsche Oper di Berlino e della Staatsoper di Vienna, dalla stagione 2024/25 è membro della Komische Oper di Berlino.
Accanto al celebre “Adagietto” dalla Sinfonia n. 5 e ai “Kindertotenlieder” di Mahler, la scaletta prevede “Der Lindenbaum” di Franz Schubert e “Życzenie G-Dur” di Frédéric Chopin. Il finale è riservato al “Concerto per Archi” di Nino Rota.
Direttore: Jurek Dybal
Mezzosoprano: Ulrike Helzel
Programma:
Gustav Mahler: Adagietto dalla Sinfonia n. 5 in do diesis minore
Gustav Mahler: Rielaborato da R. Kłoczko
Franz Schubert: Rielaborato da R.ł Kłoczko
Frédéric Chopin: Rielaborato da Dybał/Honczarenko
Nino Rota: Concerto per Archi
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