ALL THAT MUSIC - MAURO OTTOLINI QUARTET & PAOLO TOMELLERI (I) - Pubblicato da parkhotellaurin

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Informazioni evento

SPOTLIGHTS ON THE SWING PROJECT
“Hot Combination”
Il famoso trompetista italiano Mauro Ottolini presenta a Bolzano un quarteto eccezionale. Guidato dal suo istinto e dal forte amore per il jazz tradizionale, sospeso tra Swing e Fight Club.
Mauro Ottolini susaphone
Paulo Tomelleri clarinett
Vanessa Tagliabue Yorke vocal
Enrico Terragnoli banjo
Ingresso libero

Contatti :

Date e orari evento :

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  • Wild As Her – ovvero Caro von Brünken e Chris Kaufmann – sono due musicisti impossibili da ignorare nella scena musicale tedesca. Si sono conosciuti durante una sessione di songwriting e hanno subito trovato il loro terreno comune: la country music moderna, emotiva ed energica. Il loro sound unisce voci intense, quasi gospel, a chitarre dal carattere forte – autentico, sincero e capace di arrivare dritto al cuore. Caro von Brünken lavora da molti anni come cantante, autrice, vocal coach e speaker. Nel suo studio registra regolarmente come corista per produzioni di artisti come Münchener Freiheit, Wincent Weiss, Beatrice Egli e Melissa Naschenweng. Come cantante live è inoltre in tour in tutta Europa con la band art-rock RPWL. Anche nel mondo del cinema la sua voce è molto richiesta – tra l’altro è presente nel film Disney “Oceania 2” (Vaiana 2). Chris Kaufmann è a suo agio sia in studio che sui grandi palchi. Come chitarrista e produttore ha lavorato, tra gli altri, con Albert Hammond, Bonnie Tyler, Melissa Naschenweng, Marina Marx, Voxxclub, Zwei wie Eins, Maite Kelly e Michael Holm; per molti anni è stato membro dei Truck Stop ed è dal 2023 chitarrista di Andreas Gabalier nei tour negli stadi e nelle arene. Inoltre, ogni primo venerdì del mese conduce la Boots & Guitars Radio Show su RAI Alto Adige. Con il loro album d’esordio Off The Leash (maggio 2023) Wild As Her hanno mostrato per la prima volta tutta la gamma del loro sound. L’album è stato definito dalla stampa specializzata come il miglior debutto country in lingua inglese degli ultimi vent’anni. La EP Matches & Gasoline (febbraio 2025) è nata tra Alto Adige, Berlino, Nashville e Maiorca ed è caratterizzata da storie vere, raccontate apertamente, a volte forti, a volte delicate. Nel dicembre 2025 è seguita la nuova EP Heartshaped Road, pubblicata su CD e vinile, che rappresenta il lato più emotivo, introverso e acustico del duo. Nel 2025 Wild As Her sono stati premiati dall’ACMF – Austrian Country Music Federation con l’ACMF Award nella categoria Best Band International. Nel loro podcast settimanale Wild As Her – Weekly, Caro e Chris offrono scorci sulla loro vita da musicisti, condividono storie di studio e di tour e pubblicano per ogni nuovo brano un episodio speciale di approfondimento. Dal vivo, Wild As Her dimostrano quanto possa essere potente l’alchimia tra voce e chitarra – in set acustici intimi oppure loud and proud. Dal 2023 sono in tour in Germania, Austria e Alto Adige: da concerti nei salotti e nei teatri fino ai grandi festival con oltre 8.000 spettatori. Dopo i loro live, solitamente resta una sola cosa: un pubblico pieno di sorrisi.
  • “Nel 1949, a 26 anni, ho imparato ad appuntarmi a orecchio canzoni popolari all’Istituto per il folclore di Bucarest. Molte melodie mi sono rimaste impresse nella memoria: così è nato nel 1951 il ‘Concerto rumeno’”, racconta György Ligeti. L’esecuzione pubblica del brano, che riprende il suono “strambo” delle orchestrine di paese, viene ben presto vietato: “nella dittatura staliniana perfino il folclore era consentito solo in forma politicamente corretta”. La prima esecuzione di “Púrpura” per viola e orchestra di Filippo Del Corno – un’opera commissionata congiuntamente dalla Fondazione Haydn e dall’Orchestra I Pomeriggi Musicali – è seguita da un avvenimento rivoluzionario della storia della musica europea: “Dall’Inghilterra”. Nel giugno 1941, il Servizio tedesco della BBC sostituisce la sua sigla con una sequenza iniziale della quinta sinfonia di Beethoven. I valori delle note del leggendario motivo del “destino che bussa alla porta” – tre brevi, una lunga – indicano nell’alfabeto Morse la lettera “V” di “Victory”, vittoria. Questa sequenza compone il nucleo del brano per orchestra che inizia drammaticamente in Do minore e termina – trionfante – in Do maggiore. In Francia la “Quinta” viene definita anche “Chant de victoire” – in una lettura forse molto vicina a quella del compositore, che non aveva in mente un destino cupo ma piuttosto un inno alla Rivoluzione francese con solenne giuramento alla Repubblica.
  • Direttore E Solista Mario Brunello Orchestra Orchestra Haydn di Bolzano e Trento Programma Joseph Haydn: Sinfonia n. 82 in do maggiore, Hob. I:82 “L’Orso” Mieczyslaw Weinberg: Concertino per Violoncello op. 43 bis Mieczyslaw Weinberg: Sinfonietta n. 2 op. 74 Robert Schumann: Concerto per violoncello in la minore op. 129 Nel 1785, l’organizzatore di concerti parigino Concert de la Loge Olympique incarica Haydn di comporre sei sinfonie – tra cui anche la n. 82 – per la propria orchestra. “A casa” Haydn non dispone di una “macchina sonora” di quelle proporzioni, così gli si aprono prospettive di strumentazione tutte nuove. “Lo considero mio obbligo morale scrivere della guerra, dell’orrore calato sull’umanità”, dichiara nel 1919 il compositore Mieczysław Weinberg originario di Varsavia – uno dei grandi sconosciuti del XX secolo. Dopo lo scoppio della Seconda guerra mondiale fugge a Minsk, con l’invasione dell’Unione sovietica finisce a Tashkent prima che Shostakovich lo faccia andare a Mosca. Nel 1948 suo suocero, l’attore Solomon Michoels, viene assassinato dalla polizia segreta sovietica a seguito di campagne diffamatorie antisemite. Quell’anno scrive il Concertino per violoncello e fa sparire la partitura in un cassetto. Nel 1953 viene a sua volta arrestato con l’accusa di essere un “cospiratore ebreo”. Sarà liberato solo dopo la morte di Stalin. Nell’autunno 1850 Schumann completa il concerto per violoncello che chiamerà “Concertstück”. Fino al 1860, tuttavia, nessuno vorrà suonare questo concerto molto impegnativo. Oggi il concerto fa parte del repertorio standard ed è tra i brani preferiti dei violoncellisti.

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