JENI WILLIAMS Experience (USA/D/I) - Pubblicato da parkhotellaurin

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Informazioni evento

ALL THAT MUSIC – CHRISTMAS SONGS & GOSPEL

Line up
Jeni Williams vocal
Joe Chiericati piano
Teo Ederle bass
Roland Egger drums

La cantante R&B americana Jennifer Williams è originaria di Milwaukee, Wisconsin. Da molti anni, però, si è stabilita in Germania, sua patria d’elezione, dove lavora come artista richiesta a livello internazionale. Il suo repertorio è multisfaccettato e riunisce elementi di funk, rock, soul, blues e jazz in un impressionante e caldo stile canoro. Per la prima volta ospite a Bolzano, presenta insieme alla sua band una serata magica con un concerto gospel natalizio dalle tonalità blues.

Ingresso libero, supplemento di 10 euro sulla prima consumazione dopo le ore 21.

Contatti :

Date e orari evento :

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  • Moritz Thuile: bass Markus Cappello: sax Martin Malfertheiner: cajon Felix Senoner: guitar Magdalena Oberstaller: violin Tobias Kompatscher: guitar, vocals Das musikalische Repertoire der Band „Peppi und die Haislraggler“ – Urheber und bislang einzige Vertreter des Genres Toilet-Pop – besteht vor allem aus Eigenkompositionen. Kennzeichnend ist dabei das Spannungsfeld zwischen ironischen Mundarttexten und weitläufigen Musikstilen. Auch der Name ist Programm: Die Gruppe behauptet steif und fest, hauptberuflich für die Reinigung sanitärer Anlagen zuständig zu sein und lediglich aus finanzieller Notlage heraus zu den Instrumenten gegriffen zu haben – gewissermaßen als Zubrot für die kostspieligen Weihnachtseinkäufe. Ob an dieser Geschichte wohl etwas Wahres dran ist?
  • La pampa argentina “non è solo un ambiente fisico, ma anche una forma di vita” constata il filosofo Carlos Astrada nel 1948 nel suo libro “El mito Gaucho”. In due opere per pianoforte e violoncello (Pampanea n. 1 e n. 2) e in una Pastorale sinfonica (Pampanea n. 3), anche il compositore argentino Alberto Ginastero si occupa – quasi contemporaneamente – della vita nella vasta pianura erbosa senza alberi. Nel 1941, l’impresario Lincoln Kirstein gli commissiona la composizione di un balletto in atto unico con cinque scene per la sua compagnia “American Ballet Caravan”, che un anno dopo si scioglierà. La musica di Ginestra, strettamente legata alla vita dei gauchos, viene ugualmente eseguita per la prima volta nel 1943 – sotto forma di suite in quattro movimenti per sala da concerto – al Teatro Colón di Buenos Aires. Diventa subito un successo mondiale. Dalla “spiritualità” della pampa allo “Sturm und Drang” del XVIII secolo europeo: un Mozart sedicenne compone il Divertimento K 136 nella primavera del 1772 per il principe-arcivescovo di Salisburgo. Con la sua Sinfonia n. 29, due anni dopo si allontana dai modelli italiani, come sottolinea il ricercatore mozartiano Albert Einstein, superando gli elementi decorativi con una “finezza da musica da camera” con cui rifugge tutto ciò che vi è di convenzionale e di banale. La sinfonia porta con sé un’aria di freschezza e novità. Un giovane genio inizia a farsi strada verso uno stile tutto suo.
  • “Vado ogni domenica alle 12 dal barone von Suiten”, scrive Mozart nell’aprile 1782 al padre. Gottfried van Swieten dispone a Vienna di un ampio archivio musicale con opere di Händel e Bach. Mozart è solito prendere in prestito le stampe e i manoscritti, studia le tecniche di composizione e nel 1783 le applica con virtuosismo in una fuga. Cinque anni dopo combina gli “esercizi per le dita” con un nuovo Adagio introduttivo. Dal 1777 al 1790, le opere di Haydn sono incontrastate al vertice dei “Concerts Spirituels” parigini con 256 esecuzioni. Nel 1785 consegna all’orchestra del Concert de la Loge Olympique sei sinfonie “parigine”. Anche la Sinfonia n. 92 approda nel 1789 nella capitale francese prima di essere eseguita nel 1791 a Oxford in occasione del conferimento della laurea ad honorem a Haydn. “È tutto un trastullarsi, un punzecchiare, un civettare”, così il giornale “Allgemeine Musikalische Zeitung” commenta il secondo movimento dell’Ottava sinfonia di Beethoven, composta nel 1812 e, secondo il pianista Carl Czerny, “nettamente migliore” della più famosa “Settima”. Che il compositore si sia abbandonato a “innocenti gioie” o sia forse innamorato? Mentre rifinisce la sinfonia invia lettere d’amore a una destinataria anonima: “Già a letto le idee si spingono verso te, mia eterna amata, dapprima gioiose, poi di nuovo tristi, in attesa che il destino ci dia ascolto. Posso solo vivere con te o non vivere affatto.”

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