Perfetti sconosciuti - Pubblicato da ale inside

0
  • Via Rovigo, Bolzano, BZ
×

Attenzione

Questo evento è terminato, rimani connesso per nuovi eventi

Informazioni evento

IT 2016, 97 min.
regia: Paolo Genovese
con: Alba Rohrwacher, Kasia Smutniak, Valerio Mastandrea, Marco Giallini, Edoardo Leo, Anna Foglietta, Giuseppe Battiston
Una "cena delle beffe" che guarda all'attualità e vanta una scrittura precisa, disincantata e comica al punto giusto
Quante coppie si sfascerebbero se uno dei due guardasse nel cellulare dell'altro? È questa la premessa narrativa dietro la storia di un gruppo di amici di lunga data che si incontrano per una cena destinata a trasformarsi in un gioco al massacro. E la parola gioco è forse la più importante di tutte, perché è proprio l'utilizzo "ludico" dei nuovi "facilitatori di comunicazione" - chat, whatsapp, mail, sms, selfie, app, t9, skype, social - a svelarne la natura più pericolosa: la superficialità con cui (quasi) tutti affidano i propri segreti a quella scatola nera che è il proprio smartphone (o tablet, o pc) credendosi moderni e pensando di non andare incontro a conseguenze, o peggio ancora, flirtando con quelle conseguenze per rendere tutto più eccitante. I "perfetti sconosciuti" di Genovese in realtà si conoscono da una vita, si reggono il gioco a vicenda e fanno fin da piccoli il gioco della verità, ben sapendo che di divertente in certi esperimenti c'è ben poco. E si ostinano a non capire che è la protezione dell'altro, anche da tutto questo, a riempire la vita di senso.
Paolo Genovese affronta di petto il modo in cui l'allargarsi dei cerchi nell'acqua di questi "giochi" finisca per rivelare la "frangibilità" di tutti: e la scelta stessa di questo vocabolo al limite del neologismo, assai legato alla delicatezza strutturale di strumenti così poco affidabili e per loro stessa natura caduchi come i nuovi media, indica la serietà con cui il team degli sceneggiatori ha lavorato su un argomento che definire spinoso è poco, visto che oggi riguarda (quasi) tutti. Per una volta il numero degli sceneggiatori (cinque in questo caso, fra cui lo stesso Genovese, senza contare l'intervento importante degli attori che si sono cuciti addosso i rispettivi dialoghi) non denota caos e debolezza strutturale, ma sforzo corale per raccontare una storia che è intrinsecamente fatta di frammenti (verrebbe da dire di bit, byte e pixel), corsa ad aggiungere esempi sempre più calzanti tratti dal reale.
Il copione lavora bene sugli incastri e sugli snodi narrativi che rimangono fondamentalmente credibili, instilla verità nei dialoghi (che certamente verranno riecheggiati sui social e nelle conversazioni da salotto, perché questo fanno certe "conversazioni": l'eco), descrive tipi umani riconoscibili. Il cast, anch'esso corale, fa onore al testo, e ognuno aggiunge al proprio ruolo una parte di sé, un proprio timore reale. Perché questa società così liquida da tracimare di continuo, sommergendo ogni nostra certezza, fa paura a tutti, e tutti ne portiamo già le cicatrici, abbiamo già assunto la posizione del pugile che incassa e cerca di restare in piedi (o sopravvivere, come canta il motivo di apertura sopra i titoli di testa).
Il tono è adeguato alla narrazione: non melodrammatico (alla L'ultimo bacio), non romanticamente nostalgico (alla Il nome del figlio), non farsesco, non cinico, ma comico al punto giusto, con sfumature sarcastiche e iniezioni di dolore. Questa "cena delle beffe" attinge a molto cinema francese e americano, ma la declinazione dei rapporti fra i commensali è italiana, con continui riferimenti a un presente in cui il lavoro è precario, i legami fragili e i sogni impossibili. La scrittura è crudele, precisa, disincantata, e ha il coraggio di lasciare appese alcune linee narrative, senza la compulsione televisiva a chiudere ogni scena. C'è anche una coda alla Sliding Doors che mostra come il "gioco" (prima che diventi al massacro) sia gestibile solo con l'ipocrisia e l'accettazione di certe regole non scritte: ed è questa la strada che più spesso scelgono gli esseri "frangibili".
Quello che ancora manca, a ben guardare, è quella profondità abissale, quella vertigine di consapevolezza regalata agli spettatori senza preavviso dal miglior cinema italiano, su tutti quello di Ettore Scola (non a caso anche qui c'è una terrazza). Ma questa non è colpa degli sceneggiatori o del regista, è segno dei tempi, giacchè la "frangibilità" delle identità e dei rapporti consente al massimo la rivelazione di qualche doppiofondo, non quella sospensione sull'orlo dell'abisso che, come canta il bardo della nostra epoca inconsistente, "non è paura di cadere ma voglia di volare".

Contatti :

  • Location : Cortile scuola media Ugo Foscolo
  • Indirizzo : Via Rovigo, Bolzano, BZ

Date e orari evento :

L'evento si tiene dal 05 Lug 2016 al 07 Lug 2016

Pubblicato da :

Potrebbe interessarti anche :

  • DESPITE THE SCARS / NONOSTANTE LE CICATRICI di Felix Rier, che dopo il debutto nazionale al Biografilm Festival intraprende ora il suo tour altoatesino, con una serie di proiezioni speciali in presenza del regista e della protagonista Thea Malfertheiner. Durata 72’ Paese di produzione Italia Lingue Tedesco, Inglese, Dialetto tedesco, Portoghese a documentary by Felix Rier After enduring the trauma of a brutal gang rape, young dancer Thea embarks on a profound journey of healing. Through her choreography, she confronts her pain step by step, gradually transforming her vulnerability into a quiet yet fierce bravery. With the unwavering support of her partner Thiago and the unconditional love of their dog Mandinga, Thea discovers a safe space to begin piecing together her shattered world. The birth of her son Monan further redefines her relationship with her body and sense of self. We follow Thea’s most intimate struggles through her personal video diaries, intertwined with the tender lens of her childhood friend, filmmaker Felix, who uncovers the unspoken layers of her healing process. DESPITE THE SCARS highlights the collective responsibility we share in supporting those who have endured trauma, reminding us of the vital roles empathy, dignity, and love play in times of darkness.
  • di Robert Altman, 1975, 159’, col., vers. originale con sott. in inglese / OmeU introdotto e analizzato da Emanuela Martini, critica e direttrice artistica Un caleidoscopio di ventiquattro personaggi intreccia sogni, ambizioni e cadute sullo sfondo della capitale della musica country americana. Il film mescola narrazione corale, improvvisazione e inserti musicali come frammenti di un documentario immaginato, creando un ritratto ibrido e visionario dell’America degli anni Settanta.
  • L'evento si tiene dal 03 Dic 2025 al 05 Dic 2025
    Il cinema muto come non lo avete mai visto o sentito per questo festival unico al mondo nel suo genere. Una perla di rara bellezza! La collaborazione con Moonfilx e Back To Life ci permette di continuare sulla strada iniziata nel 1999 alla riscoperta dei capolavori dimenticati del cinema delle origini. I film restaurati con l'apporto dell'intelligenza artificiale possono così essere ulteriormente arricchiti da nuove colonne sonore di autori internazionali restituendo modernità e nuova linfa vitale al Cinema delle origini

Inserisci i tuoi eventi sul primo e più amato calendario di eventi dell'Alto Adige!

HAI GIÀ UN ACCOUNT?

ACCEDI

NON HAI ANCORA UN ACCOUNT?

Non perderti i migliori eventi in Alto Adige!

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER SETTIMANALE

Vuoi vedere i tuoi eventi pubblicati sul nostro magazine?

RICEVI UN AVVISO AL MESE PER LA CHIUSURA REDAZIONALE

Vuoi promuovere i tuoi eventi o la tua attività? Siamo il tuo partner ideale e possiamo proporti soluzioni e pacchetti su misura per tutte le tue esigenze.

VAI ALLA SEZIONE PUBBLICITÀ

CONTATTACI DIRETTAMENTE

INSIDE EVENTS & CULTURE

Magazine mensile gratuito di cultura, eventi e manifestazioni in Alto Adige-Südtirol, Trentino e Tirolo.
Testata iscritta al registro stampe del Tribunale di Bolzano al n. 25/2002 del 09.12.2002 | Iscrizione al R.O.C. al n. 12.446.
Editore: InSide Società Cooperativa Sociale ETS | Via Louis Braille, 4 | 39100 Bolzano | 0471 052121 | Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..