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Commedia in dialetto veneto - due atti adattamento e regia di Roberto Puliero Con: Roberto Puliero Kety Mazzi Giorgio Rosa Davide Valieri Serena Vinco Fernanda Vettorello Franca Cappa Giuseppe Vit I vecchi "butèi" del quartiere Santo Stefano, adagiato come l'attiguo Teatro Romano ai piedi della collina, ancor oggi con convinzione raccontano che "da bocia", nei primi anni del dopoguerra, amavano avventurarsi per gioco in misteriosi cunicoli sotterranei ove i tedeschi in fuga avevano pure abbandonato delle armi... e da lì, illuminandosi la via con vecchi copertoni di bicicletta usati a mò di torcia, assicurano d'essere più volte arrivati fin sotto l'Arena! Prima di rientrare alle loro povere case carichi di emozioni e anneriti dalla fuliggine. Si tratti di realtà o di ricordi ingigantiti dalla fantasia, proprio a quelle vie sotto la città si affida, sulla scena, Agostino Bagoloni, bizzarro sognatore col bernoccolo dell'inventore, per rincorrere le sue utopìe, trascinandosi appresso tutta la famiglia: la moglie Assunta fedele e disincantata, il figlio Tonino comicamente ingenuo come una maschera della Commedia dell'Arte, il padre Gustavo geloso delle sue "tiràche celebri", la figlia Giuliana dalla testa impenetrabilmente fra le nuvole. Nel loro tragitto essi si imbatteranno anche in una vedova dolcissima e confusa, in un Direttore di banca senza certezze, in un saccente professore... sino a scoprire che, continuando a sognare, può capitare anche d'arrivare a vedere "el ciel sotto Verona". Recuperando un linguaggio popolare di singolare immediatezza, la vicenda procede con travolgente comicità sempre in bilico tra farsa e commedia, nel contempo restituendo pur giocosamente gli echi di una Verona (quella del dopoguerra) oggi così lontana eppure ancor viva nelle pieghe della memoria... invitando infine anche gli spettatori di oggi a inseguire comunque i propri sogni.