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Un graffiante affresco della scuola di ieri e di oggi, mai gli scrutini sono stati così comici! di Domenico Starnone regia Daniele Luchetti scene Gianfranco Basili costumi Maria Rita Barbera luci Pasquale Mari con Silvio Orlando e con (in o.a.) Vittorio Ciorcalo, Roberto Citran, Marina Massironi, Roberto Nobile, Antonio Petrocelli, Maria Laura Rondanini CARDELLINO srl Un gruppo di professori di un liceo tecnico della periferia romana è alle prese con gli scrutini degli studenti della IV D che non brillano certo per diligenza. Dal confronto tra ambizioni, conflitti sociali e personali, amori, amicizie e scontri generazionali, prendono vita le fisionomie esilaranti di cui è composto lo strampalato collegio docenti. C'è l'insegnante di religione dalla morale discutibile, tenuto a distanza per il suo cattivo odore; c'è il professor Cirotta, l'ingegnere, amato dal preside; c'è la professoressa di storia dell'arte, alla continua ricerca di attenzione e poi il professore di francesce Mortillaro, convinto che molti degli studenti debbano tornare a lavorare la terra e lasciar perdere lo studio. Ma ci sono due docenti che vivono l'insegnamento con passione, nonostante la strada sia piena di ostacoli e di imprevisti: il professore di italiano Cozzolino, interpretato da un coinvolgente Silvio Orlando e la professoressa di ragioneria Baccalauro nei cui panni troviamo Marina Massironi. Mai gli scrutini sono stati così irresistibilmente comici! Era il 1992 l’anno in cui debuttò Sottobanco, spettacolo teatrale scritto da Domenico Starnone e interpretato da un gruppo di attori eccezionali capitanati da Silvio Orlando e diretti da Daniele Luchetti. La commedia riscosse un successo tale da divenire, tre anni dopo, un film intitolato La scuola, sempre con Orlando nel ruolo principale e Luchetti come regista: uno dei rari casi in cui il cinema accolse un successo teatrale e non viceversa. La fortunata pellicola si aggiudicò il David di Donatello come miglior film e il Globo d’oro per la sceneggiatura. Lo spettacolo, come il film, era un dipinto della scuola italiana di quei tempi e al tempo stesso un esempio quasi profetico del cammino che stava intraprendendo il sistema scolastico. A distanza di vent’anni, durante i quali Luchetti ha realizzato parecchi film di successo tra cui Il portaborse, Arriva la bufera, I piccoli maestri, Mio fratello è figlio unico, La nostra vita e Anni felici, mentre Orlando ha alternato cinema a teatro, i due ripropongono in scena la versione teatrale del fortunato testo di Starnone. «Ho deciso di riportare in scena lo spettacolo più importante della mia carriera; fu un evento straordinario, entusiasmante, con una forte presa sul pubblico» afferma Silvio Orlando. «A vent’anni di distanza è davvero interessante fare un bilancio sulla scuola e vedere cos’è successo poi». Scrittore e sceneggiatore, Domenico Starnone è stato per lungo tempo insegnante nella scuola superiore come docente di italiano. Dai suoi libri sono stati tratti spettacoli e film di successo; oltre a La scuola, ricordiamo Denti di Gabriele Salvatores e Auguri professore di Riccardo Milani. Nel 2001 ha vinto il Premio Strega con il romanzo Via Gemito.