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L'obiettivo ambizioso sarà quello di fornire finalmente una definizione al doping in montagna, di tentare di stabilire linee guida accettate da tutti, che non influenzino il nostro modo libero di andare in montagna, ma lo rendano più sicuro e consapevole.Nella prima parte del congresso Luigi Festi, direttore del Master internazionale di Medicina di Montagna, in collaborazione con il CAI e l’istituto per la Medicina d'Emergenza in Montagna/EURAC analizzerà l'aspetto medico dell’alpinismo d'alta quota. La seconda parte del congresso condotta nel pomeriggio dai Club Alpini DAV, OEAV e AVS, l’attenzione verterà sul punto di vista sociale di tale tematica. Il momento clou avrà luogo in fase di chiusura nella sala grande dell’IMS con una discussione attorno a questo tema controverso del "Doping nello sport di montagna e nello sport popolare" con tutti i protagonisti e gli esperti della giornata congressuale.