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Canne al Vento è un festival che forse fa poco rumore, collocato com’è in un quartiere piuttosto decentrato come quello dei Piani di Bolzano. Eppure, giunto ormai alla sua 7. edizione non smette di stupire il pubblico di appassionati di musica classica. Ma non solo di musica classica si parla: Canne al Vento convoca nella piccola Chiesa di San Giuseppe ai Piani alcuni dei più interessanti musicisti del panorama internazionale per permettere l’incontro tra il suono dell’organo e repertori che spaziano tra classica, folk e jazz. Il “vento” che attraversa le canne dando voce a questo strumento per molti sconosciuto, diviene così protagonista di una rassegna che da spazio agli strumenti a fiato e ai loro timbri e colori, coinvolgendo accanto a musicisti di fama internazionale quali Michel Godard, Lorenzo Cavasanti, Thiemo Janssen, Claudio Astronio e Maurizio Croci anche giovani talenti emergenti, locali e non. Stylus Phantasticus • The Art of Dance Thiemo Janssen Organo / Orgel Luca Ventimiglia e Daniele Bicego Cornamuse / Sackpfeifen La danza, delle corti e delle piazze, questo è il filo conduttore del programma nato dall'incontro di Thiemo Janssen e Luca Ventimiglia. Nel Rinascimento e nel Barocco accanto alla pura musica sacra trovano spazio nel repertorio organistico anche elementi profani, in particolare le suite, rielaborate dal repertorio legato alla danza e agli strumenti di corte. Proprio nel repertorio organistico della Germania del nord, nel barocco questa commistione di elementi contrastanti vede il suo apice con il cosiddetto Stylus Phantasticus, in particolare nell'opera di Dietrich Buxtehude. L'accostamento dell'organo e della cornamusa sottolineano l'importanza della danza nel repertorio barocco, attingendo tanto dal repertorio colto quanto dalla musica popolare.