Informazioni evento

La Galleria Goethe a fine dicembre 2014, dopo 50 anni, chiude gli spazi storici di Via della Mostra e si trasferisce in via Cappuccini, nella sede della attuale Galleria Goethe2, che nel frattempo è stata rinnovata ed ampliata e che prenderà in futuro il nome di Alessandro Casciaro. Per l’occasione è stata programmata un ampia mostra retrospettiva, distribuita in entrambe le sedi, che verrà inaugurata in contemporanea sabato 22 novembre prossimo alle ore 11, in presenza dell’Assessore alla Cultura in Lingua Tedesca Philipp Achammer e del curatore della mostra prof. Peter Weiermair . La galleria di via della Mostra esporrà opere di pittura, scultura e lavori su carta, provenienti in parte sia da collezioni pubbliche che private, opere che per l’occasione tornano, seppur per un breve periodo, nel luogo originario in cui vennero inizialmente esposte. L’elenco va da Dix a Wotruba, da Depero a Vedova. Il curatore ha diviso la mostra sia per tematica, che per tecnica. A una prima sala con opere figurative, ne segue una seconda con lavori astratti, e una successiva con lavori su carta. Opere di Gotthard Bonell, Paul Flora, Karl Plattner, Markus Vallazza documentano l’importante ruolo che la galleria ha giocato per questi ed altri ormai storici artisti sudtirolesi. La Goethe2, in via Cappuccini, presenta invece un suggestivo bilancio degli attuali artisti contemporanei. Nel nuovo spazio il visitatore troverà una selezione di sculture che dialogano in maniera intima tra loro, mentre lavori di artisti sia europei che sudtirolesi che operano nelle diverse tecniche formano un ricco mosaico all’interno dello spazio preesistente. Accanto ai disegni, la mostra comprende dipinti e fotografie, oltre alla documentazione di una performance di Michael Fliri. Per le due esposizioni uscirà un libro con una cronologia degli eventi, in cui artisti, critici, storici dell’arte, galleristi, giornalisti e collezionisti disserteranno sugli artisti stessi, ma soprattutto sulla figura centrale del gallerista Ennio Casciaro e delle sue strategie. Entrambe le esposizioni documentano il valore storico-culturale della galleria, quale intermediaria dell’arte nel Nord Italia.