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Balletto in due atti su musica di Giuseppe Verdi. Solisti e corpo di ballo del Balletto di Milano Nell'anno delle celebrazioni verdiane non poteva mancare l'omaggio della Compagnia al celebre compositore. La "passione" di Verdi per il balletto si può far risalire alla sua prima esperienza con l'Opéra di Parigi e, anche se non se ne parla come si dovrebbe, il contributo della musica del "Cigno di Busseto" al balletto è notevole. Pagine di pregevole fattura sono infatti dedicate ai ballabili all'interno della maggior parte delle sue opere e il Balletto di Milano gli rende il proprio omaggio ricordando proprio quelle pagine che non sempre vengono rappresentate. In apertura Aida, opera di Giuseppe Verdi tra le più note e rappresentate nel mondo, le cui danze raggiungono l'apice nel famoso Trionfo. Segue la celeberrima Danza delle Streghe dal Macbeth, (evocazione di Ecate da parte delle streghe) ballabile forse tra i più belli mai scritti da Verdi. Chiude la prima parte Traviata che festeggia nel 2013 i centosessant'anni dal debutto e, pur non contenendo pagine espressamente dedicate al balletto, si presta alla danza con il suo celebre “Libiamo”, i cori di Zingarelle e Toreri ed altri brani tra cui i due preludi. Nella seconda parte “Le quattro stagioni”, splendido ballabile dai Vespri Siciliani. Trenta minuti dedicati al balletto, un piccolo capolavoro per la danza in un incalzante susseguirsi di emozioni.