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workwithinwork Coreografia William Forsythe Musica Luciano Berio, Duetti per due violini, vol. 1 (1979-83) Scenografia e Luci William Forsythe Costumi Stephen Galloway Messa in scena: Francesca Caroti, Allison Brown Quando il sipario si apre un uomo piega le braccia verso l’alto mentre il suo corpo si estrania, arcuandosi in un andamento ripreso immediatamente dai ballerini dietro di lui. Da queste battute iniziali di workwithinwork, un flusso quasi incessante di movimenti prende vita propria, una corrente fluida e vorticosa che sembra plasmare a proprio piacimento le traiettorie sul palco, guidata dai ritmi incalzanti dei Duetti per due violini, vol. 1 (1979-83) di Luciano Berio. Don Q. (Don Quixote de la Mancha) Coreografia Eugenio Scigliano Musica musica classica spagnola, Kimmo Pohjonen Costumi Kristopher Millar and Lois Swandale Luci Carlo Cerri Non è il caso di aspettarsi un Don Quixote referenziale in questo lavoro di Scigliano in cui l’antieroe di Cervantes assume connotazioni contemporanee tra visioni oniriche e percezione di un contesto d’azione reale. Emerge, da un impianto scenico sospeso fra il concettuale e il “puro visivo”, un uomo che da un lato “sopravvive” alla decadenza del suo tempo grazie alla sua stessa follia e dall’altro “vive” in virtù dei sentimenti più nobili e universali: amore e amicizia. L’ingegnoso Hidalgo diventa così metafora inquieta dell’artista in equilibrio instabile fra la realtà e l’immaginario da lui stesso creato.