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di e con Daiana Tripodi. Un percorso, un cammino tortuoso alla ricerca di quei suoni viscerali dell'animo umano, che solo una donna, ferita nel suo orgoglio, può possedere. Un viaggio, interpretato nella lingua originaria dell'attrice , il calabrese, che in teatro diventa lingua universale, alla scoperta dell'io più profondo dell'essere donna, dell'essere madre. Vive e respira una Medea che resta, ferma. Anche quando le sue azioni, che scandalizzano il mondo intero, dovrebbero quantomeno turbarla. Testo di Daiana Tripodi e Germano Marano, musiche dei Mattanza, costumi Umay Kuo. Ingresso: Euro 10,00