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Concetto, messa in scena, scenografie e costumi Mokhallad Rasem, Drammaturgia Ina Tartler, Erwin Jans, Julia Engelmayer, con Bettina Kerl, Katharina Knap, Anna Unterberger, Et Al. Prima assoluta Coproduzione con Toneelhuis Antwerpen e Landestheater Niederösterreich Il Medio Oriente è una polveriera: da decenni guerre e attentati mietono vittime. Sono soprattutto le donne che in questi paesi devono elaborare il lutto. Così, madri, nonne, vicine e amiche si trovano in gruppi, si siedono in cerchio e attraverso lunghi rituali e canti dicono addio ai loro cari. Queste riunioni sono allo stesso tempo uno spazio privato in cui le donne possono parlare confidenzialmente di quotidianità in tempo di guerra e fuga. Il regista iracheno Mokhallad Rasem pone al centro del suo progetto teatrale i destini di donne. Prima dell'inizio delle prove si reca in Iraq, Siria e Libano per ricerche, visitando donne nei centri abitati e nei campi profughi. Con una videocamera si avvicina per filmare le loro storie. Questi filmati diventano il punto di partenza per un lavoro teatrale: un work in progress con attrici internazionali. I video mostrati sul palco danno un'idea della cultura araba e della quotidianità delle famiglie, e allo stesso tempo documentano una società profondamente lacerata. Insieme a testi dell'antica letteratura tragica e canzoni arabe nonché forme di movimento rituali ne nasce una performance teatrale sulla perdita, il lutto femminile e la resistenza.