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À mon père, une dernière danse et un premier baiser Creazione, coreografia e interprete: Radhouane El Meddeb; Suono: Olivier Renouf; Artwork: Malek Gnaoui; Scenografia: Annie Tolleter PRIMA NAZIONALE Il regista prima che coreografo, il tunisino Radhouane El Meddeb in "À mon père, une dernière danse et un premier baiser" (Per mio padre, l’ultima danza e il primo bacio) - creato in stretta relazione con il ceramista tunisino Malek Gnaoui – crea un dialogo immaginario con suo padre, scomparso senza il tempo di un addio. “Ho voglia di raccontare a mio padre quello che non sono mai riuscito a dirgli, quello che non ho trovato il tempo di raccontare o osato raccontare” scrive Radhouane nelle note al lavoro e così, in un racconto intimo, rivela al padre come il segreto e il silenzio siano stati pesanti per lui, ma anche come la danza gli abbia permesso di esorcizzare questi fardelli. In piedi, dando le spalle al pubblico, sulle "Variazioni Goldberg" di Bach, El Meddeb utilizza la potenza evocativa della musica per sostenere, coprire e portare avanti la sua confessione.