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Matilde è una bambina di cinque anni, molto intelligente. I genitori, però, non si rendono conto delle capacità della figlia, perché sono troppo occupati a giocare a bingo (la madre), a truffare la gente (il padre) e a guardare la televisione (entrambi) anche durante i pasti. Essi odiano Matilde perché non è come loro e non perdono occasione per offenderla e insultarla. Così la piccola dopo una conversazione con il padre decide di punirlo architettando degli scherzi. Quando Matilde inizia a frequentare la scuola elementare, la sua maestra, la signorina Honey, si accorge che la bimba è dotata di enormi capacità. Ma la direttrice, Spezzindue, glielo impedisce, anzi comincia a odiare Matilde, perché il padre le fa credere che sia una piccola teppista. Durante le visite in classe, la direttrice terrorizza gli alunni. Matilde non ama le ingiustizie e la violenza, si sente scoppiare di rabbia. Un giorno scopre di possedere uno strano potere: dai suoi occhi si sprigiona un calore immenso, un’energia fortissima, capace di spostare gli oggetti senza toccarli. Si vendica, così, del male subito da lei e dalla sua maestra, costringendo la direttrice a fuggire. Fuggono anche i genitori, inseguiti dalla polizia, ed accettano ben volentieri di lasciare Matilde con la signorina Dolcemiele, che diventa così la sua mamma adottiva, una mamma affettuosa e comprensiva: una vera mamma.