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Il caso di Eluana Englaro (1970-2009) è il simbolo di una lunga battaglia che ha portato all’approvazione della prima legge italiana sul fine vita. Dal 2018 abbiamo la possibilità di indicare anticipatamente le terapie alle quali non vogliamo essere sottoposti nell’eventualità che perdiamo la capacità di esprimere la nostra volontà. A partire dall’incidente che nel 1992 l’aveva ridotta in uno stato vegetativo irreversibile, il padre Beppino Englaro ha lottato nelle aule di giustizia italiane per vedere riconosciuto il diritto di Eluana di scegliere tra la non-vita e la morte. Cosa ha significato per i genitori di Eluana scontrarsi con la concezione di vita che prevaleva nel mondo della medicina, con il giudizio morale della società, con le strumentalizzazioni della politica? Cosa hanno provato vedendo interrotto per 17 anni il cammino della figlia verso la morte che Eluana, ne erano convinti, avrebbe voluto percorrere? Beppino Englaro dialoga con Katia De Gennaro, giornalista Entrata libera ___ REVOLUTION che la morte ci trovi vivi 06-27/11/2023 – Centro per la Cultura di Merano Ideazione di Stefania Borin, Giorgio Degasperi, Giorgio Loner, Giovanna Podavini e Camilla Stirati Perché parlare di morte? Perché è uno dei grandi temi della vita su cui difficilmente si discute. Forse è l’ultimo vero tabù rimasto nella nostra società. Anche se sta emergendo sempre più il desiderio di avere luoghi e momenti per condividere esperienze e scambiarsi idee al riguardo. Insomma, affrontare l’argomento. Perché la morte non è un evento marginale della nostra esistenza, vita e morte fanno parte della stessa medaglia e ciascuno di noi prima o poi la incontrerà sulla propria strada. Su questo tema ci è sembrato quindi importante avviare una riflessione il più partecipata possibile, coinvolgendo non solo ospiti conosciuti in ambito nazionale, ma soprattutto operatori competenti, attivi a livello locale in diversi ambiti socio-culturali, e declinando il tema in vario modo per arrivare a tutti. Il messaggio che vogliamo trasmettere fin dal titolo della rassegna è che, a partire dal limite imposto da questo evento naturale che ci riguarda tutti, valga la pena di vivere fino in fondo e con maggiore consapevolezza la propria esistenza. Si ringraziano Paolo Bellingeri, Roberto Bommassar, Michael Fanelli, Alessandro Giacomini e Johanna Porcheddu per il prezioso aiuto. Nell’ambito di Altre visioni