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Domenica 4 dicembre nella Sala Gustav Mahler l’Ensemble Diderot proporrà le “Quattro stagioni” nella versione di un Antonio meno conosciuto. I "Concerti Quattro Stagioni" di Antonio Vivaldi hanno scatenato un vero e proprio “diluvio sonoro”. I concerti scritti dal compositore veneziano ispirarono musicisti di tutto il mondo e, molti di loro, cercarono di imitarli. Tra questi troviamo molte composizioni che sono tutt’altro che semplici copie. Giovanni Antonio Guido, virtuoso violinista genovese al servizio del duca di Orléans, pubblicò "Scherzi armonici sopra le quattro staggioni dell'anno" “narrando”, come Vivaldi, il concerto con un ciclo di poesie. Musicalmente, però, le sue "Quattro Stagioni" sono nettamente diverse. Ci sono più eventi e più creature che popolano la natura e la musica. Dalla descrizione dei concerti nelle poesie si evince che le stagioni rappresentano soprattutto la fugacità e l'inesorabile passare del tempo. Ora a Dobbiaco sarà la volta delle altre stagioni dell'altro Antonio. Ad accenderle sarà il virtuoso del violino, l’altoatesino Johannes Pramsohler con l’Ensemble Diderot, formazione francese da lui fondata, con la quale ha già brillantemente riscoperto molti tesori musicali nascosti.