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I’M SINGING BLACK ? ore 18.00 - punto di ritrovo Biblioteca Schlandersburg, Via Castello Di Silandro 6 Curato da Gianpaolo Chiriacò La schiavitù è stata una parte rilevante dell’esperienza umana. Ha contribuito alla costruzione degli Stati moderni ed esiste ancora oggi. Le condizioni di vita dell’uomo moderno poi richiamano una nuova versione della schiavitù: invece di avere qualcuno che ci vende o ci affitta, affittiamo noi stessi a qualcun altro. E rispondiamo al movimento delle persone nel mondo limitando il loro spazio e costruendo santuari alla schiavitù. “I’m Singing Black” è una performance, creata da rifugiati e richiedenti asilo ospiti in Alto Adige, che include canti corali, racconti, video e una marcia collettiva. Al centro c’è un’esplorazione del potere della voce. Per sfuggire alla schiavitù, ci si imbarca in un viaggio privo di mappe. Le sole guide sono le voci di chi ci ha regalato una storia, le voci che ci hanno supportato e accompagnato. TWICE THE FIRST TIME - Napoleon Maddox - vocals & artistic direction - Sorg (Leo Dufourt) - electronics & composition - Erik Sevret - tenor saxophone & flute - Eddy Kwon - violin - Brent Olds - bass - DJ Menas - turntables - D'Anna Kennedy - drums - Florian Sabatier - video art & design “Twice the First Time” narra le vicende di due sorelle siamesi, nate in schiavitù negli Stati Uniti del 19mo secolo, mettendo a fuoco questioni legate alla discriminazione, all’identità e alle differenze sociali. Il lavoro è il risultato di un progetto lungo due anni in cui Napoleon Maddox ha condotto workshop (in America, Francia e Italia) che ruotavano intorno a un’idea: siamo schiavi della nostra stessa identità.