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„Quello che è certo è che il titolo di questo concerto - Gaber, io e le cose - oltre a citare la mia canzone preferita (che è proprio “Io e le cose” ) dice in sintesi quello che Gaber rappresenta per me. Attraverso le parole scritte da lui insieme all’inseparabile Sandro Luporini, mette a nudo l’essere umano dei nostri tempi, il suo cuore, la sua identità persa e ritrovata analizzando in modo un po’ spietato le sue responsabilità. C’è la mia vita, la mia coscienza, la mia speranza. La fede nell’ ”UOMO” nonostante tutto. Il femminile in Gaber è “divino”, inspiegabile a volte. Ecco perché credo che una voce “femminile” per le parole di Gaber sia lontano dall’essere un controsenso.“ (Laura Baccarini) L`originalità di questa nuova operazione sta anche nella scelta della direzione musicale: Régis Huby è un brillante compositore, violinista di straordinario talento e originalità. Le strumentazioni di cui si serve non sono puramente acustiche. Il risultato è un impatto sonoro di grande ricchezza e raffinatezza. Maria Laura Baccarini voce Régis Huby violino