Informazioni evento

È possibile prepararsi a morire? Come ai piedi di un monte, zaino in spalla, bastone alla mano e scarponi, ci prepariamo per la lunga camminata verso le vette incontaminate che ci sovrastano, allo stesso modo è indispensabile prepararsi e attrezzarsi per partire per l’ultimo viaggio. Nell’antichità “imparare a morire” era considerato il più alto esercizio filosofico e rappresentava il compito principale della vita dell’essere umano. Non si trattava di un esercizio intellettuale, ma di un percorso esperienziale che coinvolgeva tutta la persona. In questo nostro tempo che ha rimosso il pensiero della morte, è possibile riscoprire e riproporre percorsi che alla luce delle tecniche tradizionali di preparazione alla morte, aiutino ad accrescere la consapevolezza della morte per reinserirla in un percorso di vita, in modo da orientare le scelte e le azioni che possono dare senso all’esistenza, sia dal punto di vista individuale sia sociale. L’incontro sarà teorico ed esperienziale, verranno proposte riflessioni per comprendere i propri bisogni, paure e speranze davanti alla morte e il morire, insieme a tecniche meditative, visualizzazioni e pratiche di consapevolezza del respiro. Con Chiara Simoncini, medico omeopata, e Patrizia Liva, religiosa e tanatologa, dell’organizzazione di volontariato TuttoèVita, fondata da Guidalberto Bormolini. Incontro gratuito, posti limitati, prenotazione obbligatoria: 0473 230128 – info@mairania857.org ___ REVOLUTION che la morte ci trovi vivi 06-27/11/2023 – Centro per la Cultura di Merano Ideazione di Stefania Borin, Giorgio Degasperi, Giorgio Loner, Giovanna Podavini e Camilla Stirati Perché parlare di morte? Perché è uno dei grandi temi della vita su cui difficilmente si discute. Forse è l’ultimo vero tabù rimasto nella nostra società. Anche se sta emergendo sempre più il desiderio di avere luoghi e momenti per condividere esperienze e scambiarsi idee al riguardo. Insomma, affrontare l’argomento. Perché la morte non è un evento marginale della nostra esistenza, vita e morte fanno parte della stessa medaglia e ciascuno di noi prima o poi la incontrerà sulla propria strada. Su questo tema ci è sembrato quindi importante avviare una riflessione il più partecipata possibile, coinvolgendo non solo ospiti conosciuti in ambito nazionale, ma soprattutto operatori competenti, attivi a livello locale in diversi ambiti socio-culturali, e declinando il tema in vario modo per arrivare a tutti. Il messaggio che vogliamo trasmettere fin dal titolo della rassegna è che, a partire dal limite imposto da questo evento naturale che ci riguarda tutti, valga la pena di vivere fino in fondo e con maggiore consapevolezza la propria esistenza. Si ringraziano Paolo Bellingeri, Roberto Bommassar, Michael Fanelli, Alessandro Giacomini e Johanna Porcheddu per il prezioso aiuto. Nell’ambito di Altre visioni