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di Federico Fellini – I 1954 – 108'. Ancora immerso in una sorta di Neorealismo magico, Fellini contiene lo slancio libero e anarchico del sogno e dirige uno straordinario e malinconico apologo sull’accettazione, la sensibilità, il cinismo, i sentimenti nelle loro più nobili ma anche crudeli sfaccettature. Fellini tratteggia due figure: il burbero e violento Zampanò e lo spensierato dall’animo gentile: il Matto. Al centro Gelsomina: la purezza dell’ingenuità, collante umano ed esistenziale intriso di sogni, speranze e delusioni, che accudisce e si fa accudire con i suoi modi delicati e goffi. Angelico il dolcissimo viso squisitamente chapliniano della bravissima Giulietta Masina. Nell'ambito del ciclo "Estate al cinema: Neorealismo". Entrata libera