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di Giuseppe De Santis – 1949 – durata 104´. Un noir di risaia e al tempo stesso un film sociale tra i più vigorosi del suo tempo per il realismo epico delle scene di massa, anche se non privo di qualche contraddizione e di qualche strizzata d´occhio al botteghino. Riso amaro è un film segnato dagli opposti. Da una parte il mondo della cultura alta, quella che ha innervato il neorealismo, dall´altra quello della cultura popolare, messa in scena da un grammofono che suona boogie-woogie, dalle pagine della rivista ”Grand Hotel”, da collane rubate e maschere nere indossate da ladri. Nell´ambito del ciclo ”Estate al cinema: Neorealismo”. Entrata libera