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È stato definito da vari critici in maniere diverse: il "Pasolini dell’hard", il "Bukowski degli aforismi", il "De Sade del Surrealismo". Certamente questi riferimenti ai grandi citati valgono per lui più a livello inconscio che conscio. Ma lui, Luigi Zanuso (Dario Lussuria, Luigi Atomico), settantasettenne vicentino, rifiuta queste etichette e dice di non appartenere a nessuna scuola ed a nessun movimento, che dire d’altro di questo strano personaggio? Prende, per la prima volta, tra le mani una telecamera nel 1994, a quasi sessant’anni, e senza alcun aiuto, travisandosi con lo pseudonimo "Luigi Atomico", sfodera subito una serie di film allucinanti, creando personaggi a dir poco assurdi e straordinari, come ...la misteriosa e dirompente performer che portava il nome di "Vittoria l’Atomica".