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La nascita di un nuovo linguaggio: storia e preistoria della fotografia È difficile stabilire quando sia nata la fotografia e chi sia stato il suo inventore. Si potrebbe assumere convenzionalmente la prima immagine fissata stabilmente da Joseph Nicéphore Niépce nel 1826, o il brevetto del procedimento nel 1839 da Louis-Jacques-Mandé Daguerre, o ancora guardare alle coeve sperimentazioni di William Henry Fox Talbot o Hippolyte Bayard. Il susseguirsi, nell’arco di pochi anni, di differenti sperimentazioni accomunate da una stessa volontà di “fissare” immagini riprese dal vero riflette una storia che ha presupposti più ampi, che ha radici nel pensiero illuminista e in un nuovo rapporto con la pittura e con la scienza. Ripercorrere la storia della fotografia ci racconta così la nascita di una nuova modalità di visione. _____ STORIE DI FOTOGRAFIA Ciclo di tre incontri con Anna Zinelli, laureata in storia dell’arte contemporanea all’Università degli studi di Parma e attualmente assistente alla direzione presso Kunst Merano Arte “La storia della fotografia è, prima di tutto, un investimento dell’umanità sul proprio modo di vedere il mondo e di interagire con esso” – Denis Curti Questi incontri intendono proporre una riflessione sul linguaggio fotografico, su come si possa “leggere” una fotografia ma anche su come questo strumento abbia cambiato le modalità di lettura del mondo, spaziando da un racconto sulle origini a dei focus più legati al contemporaneo. Nell’ambito del progetto “Altre visioni” Entrata libera