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"Racconta, non ci crederanno, racconta, se sopravvivi, anche per noi" Nell’ambito delle iniziative legate al progetto “Bolzano città della Memoria 2022”, abbiamo l’onore di organizzare un incontro con Edith Bruck, in collegamento, testimone della Shoah e Gad Lerner, in presenza, giornalista, scrittore e conduttore televisivo. Intervengono Edith Bruck – testimone della Shoah e scrittrice Gad Lerner – giornalista e scrittore A più di sessant’anni dal suo primo libro, Edith Bruck, scrittrice e poetessa, non ha mai smesso di impegnarsi per raccontare la Shoah, che ha vissuto sulla sua pelle all’età di tredici anni, quando venne deportata ad Auschwitz nel 1944. Edith Bruck, in videoconferenza, dialogherà con il giornalista e scrittore Gad Lerner, sul palco a Bolzano, su quello che ha significato raccontare Auschwitz negli ultimi sessant’anni, e sull’importanza di continuare a farlo non solo per il presente, ma anche per le generazioni future che, a loro volta, avranno il compito di “tramandare” un orrore storico che non si deve ripetere. Edith Bruck Scrittrice ungherese naturalizzata italiana; reduce dell’Olocausto, sopravvissuta alla deportazione nei campi di concentramento di Auschwitz, Dachau, Bergen-Belsen, ha trascorso gran parte della sua vita a raccontare la terribile esperienza con la sua arte, gli scritti e portando la propria testimonianza presso scuole e università, per mantenere viva la memoria. Trasferitasi in Italia ne ha adottato la lingua. Ha collaborato con alcuni giornali, tra cui il “Corriere della Sera”, occupandosi tra l’altro dei temi dell'identità ebraica e della politica di Israele. È autrice di diversi libri. Nel 2021 è stata insignita del titolo di Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Gad Lerner Nasce a Beirut da genitori ebrei stabilitisi in Palestina prima ancora che nascesse lo Stato d'Israele. Viene in Italia quando ha tre anni, ma resta per molti anni apolide fino a che ottiene la cittadinanza italiana nel 1984. Dopo aver lavorato al quotidiano “Lotta continua”, dal 1983 è inviato politico del settimanale “L’Espresso”. È stato vicedirettore e corrispondente de “La Stampa” e per alcuni mesi direttore del TG1 per la RAI (2000). Nel 2001 è passato all’emittente televisiva La 7 dove ha condotto il programma “L’infedele” e “Zeta”. Dal 2020 è una delle firme de Il Fatto Quotidiano. Ha pubblicato diversi saggi, l’ultimo “Noi ragazzi della libertà. I partigiani raccontano” (2021).