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«Dopo che lo Zar e la moglie furono sistemati su due sedie portate all’ultimo minuto, Yurovskij annunciò con concitazione che “il Soviet dei lavoratori” aveva deciso di "giustiziarli". L’uccisione dello Zar Nicola II nella notte tra il 16 e il 17 luglio 1918 fu decisa dai bolscevichi di Lenin dopo un anno e mezzo di drammatici avvenimenti che sconvolsero la Russia. Dalla Rivoluzione borghese di febbraio e l’abdicazione dell’imperatore al colpo di Stato del novembre 1917, fino all’eliminazione dello Zar e di tutta la sua famiglia in uno scantinato di Ekaterinburg, ai piedi degli Urali: il momento più tragico della Rivoluzione, un massacro che venne a lungo tenuto segreto e che a un secolo di distanza continua a far discutere. Fabrizio Dragosei rilegge questo regicidio e ci racconta gli eventi di quei mesi, dal ritorno di Lenin in Russia al lungo esilio in Siberia dei Romanov, fino all’esecuzione, con l’occultamento dei cadaveri e i segreti che ancora oggi attendono una risposta. CON L’AUTORE Guido Rispoli, magistrato