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Giampiero Poggiali Berlinghieri e Ugo Brigadoi Mostra d'arte a cura di Jahel Beer Vernissage 29.03.2019 ore 18.00 Uhr UGO BRIGADOI: Cenni biografici Ugo Brigadoi nasce a Bolzano di professione veterinario con ambulatorio ad Appiano sulla strada del vino (Bz) dove vive. Mostre e installazioni: "BIO-EMO-ZIONE" a Merano nel 2010 presso il Centro per la cultura Mairania "HIER QUI" nel 2018 alla Lanserhaus di Appiano. Curatrice: Jahel Beer L'artista UGO BRIGADOI per raccontare la propria arte usa queste parole: "Attraverso le mie opere rendo visibili le mie emozioni e condivido un viaggio insieme a chi le osserva, un viaggio che per me non finisce mai". Osservare le opere di Ugo Brigadoi è effettivamente un po’ come entrare nei meandri della sua anima, poiché l'artista riesce a riunire in un unico "luogo" le passioni, le sensazioni e la professionalità che lo caratterizzano. Nella sua produzione, infatti, hobbies, lavoro ed arte si intrecciano traducendosi in una fitta attività di ricerca che interessa il cromatismo così come i materiali. L’opera è concepita da Brigadoi come un "luogo" dove inserire concretamente i materiali che fanno parte del suo mondo e della sua quotidianità. Se in una prima sezione, rame, acciaio e cuoio antico sono usati per realizzare installazioni che evocano con viva potenza l'eterno fascino del periodo del Medioevo suo grande interesse , in una seconda sezione, Brigadoi spazia dai figurini, dove ha ricevuto molti premi internazionali, a quadri con figure fantastiche, molto interessanti sono le opere che fanno riferimento ad un'altra sua grande passione: lo sport e precisamente l'hockey, che egli interpreta in modo avvincente con tecniche e strumenti diversi, come l'aerografo, la pittura e le matite colorate. Di sicuro, di forte impatto emotivo sono, infine, le installazioni caratterizzate dal riuso di materiali che fanno parte della sua professione di veterinario. Per quanto di recupero, questi materiali -biologici e non- sono, tuttavia, da lui selezionati e maneggiati con grande cura ed efficacia. Ne sono un esempio non solo le corna di animali che spuntano da una tela rosso vivo ad evocare feste ed usanze discutibili nella loro gratuita crudeltà, ma anche quadri e installazioni costruite con parti di radiografie, fiale, aghi. Quadri con piastrine colorate dal sangue degli animali, ognuna in maniera diversa dall’altra, vetrini e bottigliette sono invece inseriti in tronchi di viti centenarie a creare un originale intreccio tra materiali moderni ed artificiali e la potenza atavica e naturale della corteccia massiccia. Dare una nuova vita ad una vite che ha dato molti frutti, ed una nuova vita ad un animale che è arrivato inesorabilmente al termine della propria esistenza, questa sembra essere l’aspirazione delle opere di Brigadoi. La varietà dei materiali usati e la fantasia nell’accostarli permette tuttavia all’osservatore una grande libertà d'interpretazione. Tutto ciò fa dell'arte di Brigadoi "uno spazio pieno di sorprese” dove si fondono emozioni e cultura, contemporaneità ed originalità.