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Leggere insieme, lasciar risuonare la voce, sentir pronunciare negli spazi della biblioteca le parole di un grande scrittore può essere un antidoto alla velocità, superficialità e trascuratezza con cui ci avviciniamo talvolta ad una bella storia, che se ne va via senza lasciarci neanche un piccolo ricordo. Leggiamo allora il "Canto di Natale" di Charles Dickens, racconto di grande profondità, che dà spunto a riflessioni sul trascorrere del tempo, sull'importanza dei ricordi, sul valore dei beni materiali, sulla solitudine e sulla solidarietà. Nonostante il titolo, non è un testo religioso, ma il racconto dell'esperienza di un uomo che rivede la propria vita in sogno e decide di cambiare in senso più altruista il suo rapporto con il mondo.