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L'artista di Marlengo Stefan Fabi e il poeta e scrittore Semier Insayif si incontrano ed uniscono le loro forze in una mostra collettiva che tematizza, sia dal punto di vista letterario sia da quello squisitamente visivo, ciò che sta accadendo ora in Europa, continente in profondo mutamento. Tra i molti temi affrontati anche quello della migrazione: persone che trovano sulla propria strada dei confini e cercano di oltrepassarli. Confini che abitano al di fuori, ma anche dentro di noi. Uomini e donne che hanno lasciato la propria terra, ma che non sono ancora arrivati alla meta, persone a metà del guado, sospese in una sorta di “terra di mezzo”. Masse di migranti che devono prepararsi e reagire positivamente all'arrivo in terra straniera, che devono confrontarsi con un cambiamento radicale, rielaborando e ridefinendo – trasformandoli - il loro concetto e la loro idea di identità, patria, solidarietà e rapporti interpersonali. Le tematiche “interculturalità” e “transculturalità”, così come i concetti di Identità, Patria, Essere straniero, Umanità e Alterità sono approfonditi e trasformati in modo profondamente differente attraverso l'arte figurativa e la poesia. Al giorno d'oggi l'”essere tra” è sempre più frequentemente un luogo simile a ciò che un tempo era l'“essere a casa”? Oppure, anche all'interno della cosiddetta “cultura personale”, abitavamo ed abitiamo comunque uno “spazio intermedio” individuale? Affiora pertanto l'idea della lingua come spazio (forse essa stessa uno spazio “a metà fra”), che contribuisce a costruire non solo familiarità ed estraneità, ma che è da considerare come uno spazio nello spazio, nella ricerca del cui significato siamo costantemente occupati.