Informazioni evento

Forse in nessun'altra epoca la natura, dove ancora abbiamo agito più debolmente, è così carica di significato e di valore, tanto da rappresentare a tutti gli effetti, un imponente 'fenomeno culturale'. Questa è una delle motivazioni per cui l'artista spagnolo, Jorge Fuembuena (1979) ha scelto di operare in un territorio adiacente al mitico ghiacciaio Jakobshavn (Sermed Kujalled), noto come il ghiacciaio più imponente della Groenlandia occidentale. Jakobshavn è oggi uno dei simboli della fragilità del nostro ecosistema; gli effetti devastanti come lo scioglimento dei ghiacciai ed il conseguente innalzamento dei mari sono la causa di profonde e continue trasformazioni del quel paesaggio che Fuembuena sembra voler preservare attraverso una serie di scatti fotografici. Le fotografie seguono infatti il flusso emozionale che scaturisce da una esperienza di contemplazione di un paesaggio destinato a scomparire, che si carica , anche per questo, di una molteciplità di significati solo in parte riconducibili a quelli degli atlanti geografici. E' la natura stessa del ghiacciaio, così enfatizzata da Fuembuena, a farsi metafora, fino a suggerire la contrapposizione tra vita e morte, tra ordine e caos, realtà e fiction.