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Il video mostra una danzatrice nuda, il corpo dipinto di nero, mentre si muove negli spazi di Museion. La figura sinuosa passa non solo nelle sale espositive, ma anche nei corridoi, negli uffici e nei vani di servizio. Le sue movenze si ispirano a quelle di Joséphine Baker, ballerina, attrice e cantante franco-americana divenuta negli anni ’30 simbolo degli stereotipi razzisti. La performance di Lili Reynaud-Dewar si apre così ad un’intima critica istituzionale. L’opera, concepita per Museion, è parte della mostra Soleil Politique. È visibile nel percorso espositivo e viene proiettata sulla facciata mediale.