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“Laudato si’, mi’ Signore, per sor’aqua, la quale è multo utile et humile et pretiosa et casta.” Cantico delle Creature, San Francesco d’Assisi. “Sora Aqua vuole rappresentare il dualismo esistente tra Uomo e Natura. L’Uomo, con il suo progetto di vita, da sempre cerca di mutare a suo beneficio i rapporti verso la Natura, che resta indifferente alle nostre speranze, ma reagisce con forza meccanica alle costrizioni e ai mutamenti imposti su larga scala dalla nostra civiltà antropocentrica. L’acqua è una forza fluida, reattiva e vitale, e determina direttamente la nostra sopravvivenza. La santità dell’acqua decantata nel Cantico delle Creature di San Francesco è messa oggi a dura prova da inadeguati interventi urbanistici di canalizzazione e dal suo sfruttamento per uso industriale. Acqua che viene inquinata da residui chimici e microplastiche, presenti nella nostra catena alimentare. I cambiamenti climatici in atto tolgono e restituiscono l’acqua alla terra con modalità inattese, sempre più violente. La Natura cerca costantemente di ristabilire un equilibrio che l’Uomo, senza una visione complessa e rispettosa della Terra, compromette” Inaugurazione: venerdì 18.11.2022, ore 18:00 Durata: dal 19.11 al 10.12.2022 Orari di apertura: da lunedì a sabato dalle ore 15.30 alle ore 22.30 Entrata libera Carlo Chiapponi inizia a fotografare per passione nel 1982, frequentando il circolo fotografico La Tangenziale di Mestre. In seguito, entra a far parte del consiglio direttivo del circolo fotografico La Gondola di Venezia, diventando cofondatore del circolo culturale Civico 5 di Mestre. Partecipa alle letture portfolio patrocinate dalla FIAF-Federazione Italiana Associazioni Fotografiche durante le quali affina il modo di pensare alla fotografia, diventando consapevole dell’importanza del mezzo utilizzato. La fotografia di ricerca concettuale è il suo punto di riferimento. Nel 2018 al Ring Fotografico presso il Museo del Paesaggio di Torre di Mosto teorizzando in quell’occasione il proprio tracciato fotografico e culturale, definito come Fotografia Esperienziale, frutto di riflessioni e letture di vari testi. Come punti cardinali il suo lavoro si orienta in quattro direzioni: la meditazione e il vuoto, l’errore come scoperta, lo specifico del mezzo fotografico e la fotografia performativa. Si considera un artigiano sempre pronto alla sperimentazione di nuovi mezzi e alla scoperta di diversi linguaggi fotografici. Numerose sono le mostre personali e collettive a cui partecipa, tra cui diverse di particolare rilevanza che indagano il territorio, il cambiamento climatico e il terzo paesaggio. https://www.instagram.com/carlochiapponi/ https://www.facebook.com/carlo.chiapponi.5 Nell’ambito della rassegna La terra in prestito