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Nell’estate torrida un pesce rosso affiorò sull’acqua dello stagno, senza vita. Non aveva resistito al calore? Era semplicemente invecchiato e morto per debolezza, che può capitare anche ai pesci? Era bello quando lo recuperai e posi su un fondo solido, rossiccio il suo tessuto di scaglie, i suoi occhi mi fissavano. Meritava un ritratto prima di seppellirlo. Così ebbe inizio la storia degli animaletti, che continuavano ad incrociarmi. Una volta un uccello che urtò la finestra e, ancora vivo, cadde per terra pietrificato per lo choc prima di decollare nuovamente. Poi una lucertola che zigzagando si nascose sotto la pedana. Va chiarito che a due passi da casa mia inizia il bosco, quasi un parco attraversato da tanti sentieri. Eppure parecchie piccole creature si smarriscono e si avvicinano alle case. Questo lavoro fotografico nasce dalla preoccupazione per tutti gli esseri senzienti, per gli animali che nella nostra cultura e storia riteniamo inferiori. Il nostro atteggiamento verso gli animali è frutto di un antropocentrismo, un senso di superiorità della specie umana, già espressa nella Bibbia, quando Dio dice il suo DOMINIUM TERRAE: Dopo la creazione del mondo Dio disse all’uomo: «Date vita ad altri uomini e popolate la terra; sottomettete a voi la terra e dominate sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo e su ogni essere vivente che popola la terra» (Gen. 1,28). Noi, intanto, questo “compito” l’abbiamo espletato perfino troppo bene e abbiamo ampiamente condizionato e stravolto l’ambiente, la natura, gli animali. Un atteggiamento con effetti che oggi sono sotto gli occhi di tutti e più drammatici che mai. Lo vediamo nel rapido declino della biodiversità, nel disastro degli allevamenti di massa, nei mari riempiti di plastica, rifiuti e sostanze velenose, che rubano agli animali acquatici l’ambiente di vita. Riscoprire l’incantesimo della natura in ogni suo risvolto, la vita e la morte, animaletti non prominenti, non usati dall’uomo né come prodotto alimentare, né come compagno di vita, significa vedere ogni specie con il suo valore intrinseco, come essere senziente, parte della natura come noi stessi. HANNA BATTISTI Nata a Caldaro, vive ad Appiano (Prov. Bolzano) artista, arteterapeuta e docente di didattica d’arte alla Libera Università di Bolzano. Fotografia d’arte dal 1994, con Rupert Larl, Foto-Forum West, workshops con Ernestine Ruben, Ann Mandelbaum, Stephen Wilks, Elisabeth Wörndl, Fotohof Salisburgo. Fotoreportage e permanenze in Bosnia e Kosovo dopo la guerra, in Nepal, Tibet, Cina e Corea. 2000-2010 Membro del direttivo della Galleria Foto-Forum, Bolzano, dal 2008 membro del Südtiroler Künstlerbund. Dal 1997 mostre personali* e collettive insieme al gruppo NORD-SÜD fotografia artistica, ultimamente 2022 Natura Viva, Fotoforum West, Innsbruck* 2022 Natura Viva, Lanserhaus, Appiano* 2021 Natura Viva, Sala Thun, Trento* 2020 #artigathome. Virtuelle Ausstellung e #artigathome willkommen zurück, Galleria Prisma, Bolzano 2019 FOTO:BUCH:SALON im Atelier Hellekalek, Salisburgo 2019 ANDERNORTS / ALTROVE, Galleria civica, Bolzano 2018 ANDERNORTS, St. Valentinstraße & Plessi Museum Ruheraum, Brennero 2018 ANDERNORTS im Kunstwerkhaus Messnerhaus Mieming (A) 2017 NATURA VIVA, Foto&Scanografien. Fotoraum Merano (*) 2017 EIN MAULWURF BIN ICH. SONO UNA TALPA, SAI. Prisma Galerie, Bolzano (*)