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Il tema personale e sempre delicato del ricordo prende forma: Francesca Tomasi espone "Impronte". "Questa mostra rappresenta il passaggio di consegna di generazioni, in particolare ciò che mi ha trasmesso mio padre. Anch'egli dipingeva e quindi volevo unire tracce della sua memoria al mio modo di dipingere. Ho recuperato alcuni suoi scritti, appunti e qualche suo scatto data la sua grande passione per la fotografia. Ho assemblato questi elementi in stile collage per fare la base del quadro, su cui poi ho dipinto con il mio stile. Il tutto, senza nascondere le tracce dei ricordi". Il risultato sono tele dai colori forti e dal contrasto deciso, a cui si aggiungono alcune sculture in cartapesta. Se ad un primo sguardo le opere di Tomasi potrebbero risultare esclusivamente astratte, in realtà - come chiarisce l'artista - queste giocano sulla connessione e lo scambio di elementi puramente tangibili. "Dipingendo ad acrilico, privilegio il gesto, il movimento ed il segno, più che il dettaglio, inducendo quindi l'occhio del fruitore all'astrattismo. Tuttavia, all'interno dei miei quadri ci sono elementi reali come volti in un contesto vegetale-animale, così come il cielo e la terra, la cui relazione può apparire astratta, ma è parte concreta della vita di tutti i giorni. Questi richiami hanno un significato ben definito per l'artista che li rappresenta". A differenza dei lavori precedenti in cui l'artista recuperava e portava a nuova vita oggetti senza un particolare legame affettivo, in "Impronte" la connessione con i ricordi del passato è parte integrante dei quadri esposti. L'obiettivo è lasciare nuove tracce nel presente e nel futuro. "Anche i miei figli disegnano - conclude Tomasi - e chissà, magari saranno loro a portare avanti questo percorso".