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È un anno importante e significativo il 2022 per l’Associazione degli Artisti della Provincia di Bolzano, dato che ricorre il centenario della fondazione, posto che dalle origini ad oggi tanto è cambiato, come è giusto che sia, nell’adeguarsi di volta in volta al tempo presente. L’Associazione degli Artisti, nata dunque nel 1922, ha da sempre la propria sede a Bolzano, negli ultimi anni in via Parma 32, mentre l’attuale Galleria espositiva si trova in via Bottai 4. L’anno 1922, storicamente assai delicato per questa terra, può talvolta avere creato imbarazzi o peggio, false opinioni, data la coincidenza storica legata all’avvento della dittatura fascista in Alto Adige; la ricorrenza, al contrario, non vuole né essere né fornire in questa occasione particolare, lo spunto per effettuare un’analisi storico-politica di quel passaggio e della nascita diffusa del concetto di associazionismo fortemente voluto, se non quando imposto, in quegli anni, compreso quello a vocazione artistica e artigianale. La mostra, con le sue cento opere presenti, intende soffermarsi sullo spirito più sottilmente vero che ha creato l’occasione di esserci negli anni e approfondire quegli impulsi creativi che l’animavano anche in quel preciso momento, al di sopra delle ideologie, e che sempre ancora costituiscono una forte sollecitazione alla ricerca culturale insita nell’Associazione e negli artisti che ne fanno parte. Agli atti dell’Associazione non appare la data specifica della fondazione giuridica, è sempre e solo citato l’anno 1922 quale inizio dell’attività. È presumibile, come analogamente successo in altre città italiane, che un gruppo iniziale di artisti abbia avuto l’idea di entrare in reciproca relazione e di creare unioni tra artisti e artigiani, allo scopo di trovare obiettivi comuni, collaborazione e nuovi stimoli. Ciò portò negli anni Cinquanta a fondare il S.I.A.B.A. (Sindacato Italiano Artisti Belle Arti), poi la F.I.D.A (Federazione italiana degli Artisti) e infine Associazione degli Artisti della Provincia Autonoma di Bolzano. È nel 1985 che viene redatto un nuovo Statuto, tutt’ora in vigore, che dà l’attuale denominazione all’Associazione, allo scopo di aggregare, oltre che formare, gli artisti appartenenti ai tre gruppi linguistici della Provincia, italiano, tedesco e ladino e perfezionando nel contempo l’organizzazione interna del lavoro e degli incarichi. Viene anche regolamentato, tra l’altro, che la nuova Associazione non ha alcuno scopo di lucro, svolgendo le proprie attività grazie all’impegno volontario dei soci che, ognuno con le proprie competenze, offrono il proprio sostegno all’organizzazione e all’allestimento delle mostre o altre manifestazioni. Da subito diventa punto di riferimento in città per gli artisti, per gli intellettuali, per gli abitanti e per tutti gli interessati al mondo dell’arte. Finalità e obiettivi sono dunque rimasti ben radicati sin dalle origini, nel lontano1922 quando erano esclusivamente legati alla valorizzazione di arte e artigianato, modificando e perfezionando nel tempo attraverso le diverse denominazioni e i diversi statuti succedutesi, incarichi direzionali e organizzazione del lavoro. L’Associazione ha gestito per anni, citando un esempio fra i tanti, la Galleria Civica del Comune di Bolzano, situata in piazza Domenicani, dal 1977 al 1983, anno d’inizio di radicali lavori di ristrutturazione dell’edificio del conservatorio in cui era allora inserita. Da sempre punto di riferimento sul territorio per creativi principalmente legati a una formazione artistica che dialoga con il mondo culturale italiano in Alto Adige, offre a tutt’oggi un panorama espressivo a tutto campo. Da anni è presente con regolarità, nel periodo estivo, nella Galleria Civica del Comune di Bolzano, con importanti mostre a carattere tematico. Oggi gestisce, come detto inizialmente, l’ampio spazio della Galleria in via Bottai 4 a Bolzano, nella quale programma un ricco calendario annuale di esposizioni per i propri soci. La poetica dell’Associazione si basa sulla libera espressione di ogni forma artistica, in tutte le sue varietà, anche tecniche. Si è sempre posta con interesse verso il nuovo, aprendo le sue porte all’allineamento degli artisti alle tendenze del contemporaneo, aggiornandosi sui nuovi orientamenti e stando al passo con la trasformazione del gusto, dell’estetica, delle nuove correnti, nonché delle tecniche inerenti alle forme più attuali. Parliamo dunque di una realtà importante e profondamente radicata nel panorama locale che opera in ambito formativo, nell’organizzazione di esposizioni e nell’ideazione di progetti, declinati in ambiti diversi, che possono dialogare in armonia o in contrasto per scelta a priori. Questa importante mostra raccoglie cento opere di cento artisti diversi, come per esempio Karl Plattner, Rina Riva, Robert Scherer o Willy Valier per citarne alcuni, che sono stati parte attiva di questo lungo e importante percorso, insieme a tutti gli altri poliedrici artisti. Coralmente hanno contribuito a tracciare la storia dell’Associazione, i cambiamenti tematici, tecnici, stilistici che via via mutavano nel tempo. S’intende quindi non solo festeggiare un notevole e ragguardevole traguardo, ma anche ricordare il ruolo e l’importanza che la cultura storico-artistica ha avuto e ha per la città di Bolzano e per l’Alto Adige in toto. In una sorta di “quadreria”, che spazia con le opere nei diversi decenni esplorando molti aspetti, lo spettatore avrà modo di perdersi, o di cercare miratamente ciò che più lo affascina o lo interessa, se possibile lasciandosi trasportare dove l’occhio decide di portarlo, riuscendo a sorprendersi di tale varietà cromatica, compositiva, contenutistica e, in taluni, anche dell’aspetto sperimentale. Tradizione e innovazione a diretto confronto sono anche un’occasione “didattica” per esplorare un compendio per la prima volta nell’Associazione presentato in un unico momento espositivo. Stupisce e sorprende, non c’è dubbio, contribuendo a dare valore e significato al ruolo continuativo svolto dall’Associazione Artisti della Provincia di Bolzano sul territorio, da tutti o quantomeno da molti, ampiamente riconosciuta, a partire dalle istituzioni.