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C’è chi resta di sasso, chi scaglia la prima pietra e chi, stando alla famosa canzone di Bob Dylan, si sente solo come un “rolling stone”: Una pietra in continuo movimento almeno non fa muschio. Il sasso è parte integrante di svariati proverbi del nostro parlare quotidiano. Funge da metafora per i concetti di resilienza e rigore, ma simboleggia anche sicurezza e protezione. Un caso a parte è il sassolino nella scarpa, un accompagnatore piuttosto impopolare, che spesso ci ricorda scomode verità dalle quali non possiamo scappare. La mostra “Rocky!” affronta i diversi significati della pietra, parla della sua essenza e delle sue qualità tattili. Lo fa attraverso i lavori di sette artiste e artisti locali e internazionali, provenienti dal mondo dell’arte, della musica e della letteratura. Da molti millenni scalpello e pietra sono accomunati da un inscindibile sodalizio. Ma i legami possono essere estesi anche ad altri linguaggi artistici, valicando la sua mera materialità. Le opere esposte costruiscono ponti, affrontano temi scottanti a livello di socialità, ecologia e ambiente, e mettono in discussione la “pietrificata” solidità del nostro modo di vivere. A cura di Adina Guarnieri in collaborazione von Kubatur.