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La mostra dell’artista Sean Shanahan, alla galleria Antonella Cattani contemporary art ci invita ad un’esperienza immersiva dello spazio, tra disciplina e sensi. La forma di espressione più autarchica, il monocromo, viene declinata dall’artista in forma dialettica. Si può percepire quella sensazione di rinascita, propia della pittura monocroma che, in tutta libertà estetica, trasforma uno spazio appena svuotato. La pittura di Sean Shanahan (Dublino,1960) nasce dall’ incontro con la superficie bidimensionale dell’opera, prende forma come “quadro-oggetto” grazie alla fusione dei materiali che la compongono, vive e respira quando entra in diretto contatto con il contesto architettonico entro il quale viene presentata. Nel realizzare i suoi monochrome painting-objects, l’artista mette in primo piano, uno dei principi fondamentali dell'arte contemporanea, quello secondo cui il processo di realizzazione è il contenuto. La stesura del colore su un materiale, l’MDF - medium density fireboard -, contribuisce ad esaltare l’oggettualità del lavoro, il suo essere un dipinto che ha una sua fisicità, definita dagli interventi che subiscono i bordi del dipinto stesso. E infatti la definizione dei margini fisici dei suoi quadri a condizionare in modo sostanziale la natura della fruizione, le modalità di percezione della densità e dell’energia del colore. I bordi tagliati e bisellati in modo da esibire il supporto, insidiano la fissità geometrica delle superfici, contribuiscono a conferire ai colori una solidità compatta e tagliente, simile a quella di pietre preziose, senza rifletterne però la luce. La natura del colore, non conformista, sottilmente indiscreta aveva affascinato Giuseppe Panza di Biumo, il noto collezionista di arte minimalista e monocroma, che già vent’anni fa aveva acquisito le opere dell’artista irlandese per la sua storica collezione. Nel 2006 Panza scriveva della sua ricerca: “Mi attirava la mancanza di riflettività della superficie. Sembrava che la materia assorbisse il colore. … il colore era dentro, non era in superficie [...] Il colore è luce riflessa, è una proprietà della superficie, ma nei quadri di quest’artista [Shanahan] diventa anche sostanza”. Questo statement, riportato anche nella presentazione della recente e prestigiosa mostra dell’artista - Sudden Times, 2021 a Villa Panza, Varese - curata da Giorgio Verzotti e Anna Bernardini, si rivela più che mai attuale. L’esposizione alla galleria Antonella Cattani, ruota attorno a tre opere di grande dimensione,180x180 cm, che sembrano aprire a dialoghi verso gli altri dieci dipinti della mostra; realizzati dall’artista per questa occasione, sono stati allestiti per far correre i loro colori lungo le pareti della galleria “come a dipingere un solo quadro”.