Informazioni evento

a cura di Bart van der Heide. Assistente curatoriale Frida Carazzato In collaborazione con Nottingham Contemporary e CRAC Occitanie. Museion presenta “Mirror Language”, prima retrospettiva in Europa e prima personale in Italia dell’artista Jimmy Robert (Guadalupa, Francia, 1975, vive e lavora a Berlino). La mostra offre una panoramica su oltre 45 lavori – tra opere su carta, installazioni, fotografia, video, film, e libri d’artista- dagli ultimi 20 anni della produzione di Robert. La mostra è ospitata nell’ampio spazio del quarto piano di Museion, per cui Robert ha sviluppato un progetto site specific. Le opere sono disposte intorno a grandi fogli di carta appesi al soffitto, che creano divisioni e ripartizioni intenzionali. Queste strutture sono un elemento distintivo dell’allestimento e del concetto di design totale, sviluppato dall’artista appositamente per lo spazio del museo. Nel suo lavoro, Robert si ispira a figure chiave dell’arte contemporanea, come la coreografa Yvonne Rainer e l’artista concettuale Stanley Brouwn ed estende le discipline classiche del linguaggio alla performance. La sua opera si apre così a nuove prospettive politicizzate sulla vulnerabilità, l’identità e il genere. Utilizzando materiali umili come carta e nastro adesivo, il lavoro di Robert si concentra su quelle voci che, nella storia, sono state rese mute. La sua arte dimostra che, ciò nonostante, queste voci non sono mai veramente silenziose. Infatti, esse lasciano tracce durature, che si trasmettono attraverso piccoli gesti e atti intimi di cura, rispecchiamento e materializzazione. Dopo l’apertura a Nottingham Contemporary (UK) (26.10.2020 – 18.04.2021) e la presentazione a Museion la mostra continuerà al CRAC Occitanie di Sète (Francia) nell’autunno 2021 (09.10.2021 – 06.02.2022). La mostra itinerante prevede un nucleo di lavori che verrà presentato in ogni sed. Tuttavia, ogni mostra viene curata in maniera indipendente in stretta collaborazione con l’artista. Le opere di Jimmy Robert (Guadalupa, Francia, 1975) sono basate sull’intersezione interdisciplinare tra linguaggio, poesia e arte visiva. Nella sua pratica, Robert utilizza formati come la performance e la danza, aprendosi così a nuove prospettive politicizzate. L’attenzione dell’artista va infatti a chi, nella storia, non ha avuto voce, una voce che egli “restituisce” attraverso atti intimi di cura, gesti astratti e di appropriazione. Per la personale a Museion, ospitata al quarto piano dell’edificio, Robert svilupperà un progetto espositivo site specific. La mostra è la prima retrospettiva in Europa sull’artista e la sua mostra d’esordio in Italia.