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La ricerca dell’artista prende spunto dalla riflessione sul paradosso che la società contemporanea sta attraversando: da una parte esiste un mondo iper-tecnologico, dove il sapere è sempre più accessibile e le (dis)informazioni vengono scambiate in tempo reale, da un qualsiasi angolo del pianeta; dall’altra viviamo in una società miope, dove le proporzioni distorte non consentono prospettive future: omologati da inutili sovrastrutture estetiche, siamo prigionieri ipnotizzati di uno spettacolo lontano, del quale non ci sentiamo che sbiaditi spettatori, ma di cui in realtà siamo gli inconsapevoli protagonisti. “Dalla china ho imparato, non tanto ad addomesticare, ma piuttosto ad assecondare, a leggere le figure che cela, a farmi condurre più che a guidare. Come una zattera in balia delle correnti, in un mare nero che è insieme somma e negazione del colore, so che approderò in un porto sicuro dove imparare ancora molto.” Mike Fedrizzi nasce a Bolzano nel 1971. Nel 1989, si diploma in decorazione pittorica presso l’Istituto Statale d’Arte di Trento. Subito dopo viene assunto come apprendista grafico presso uno studio di Bolzano. Nel 1992, inizia a lavorare come decoratore pubblicitario. Durante il tempo libero continua a dipingere e sperimentare, realizzando diversi murales su commissione. Verso la fine degli anni 90, collabora col Coordinamento Arte La Goccia di Laives: espone un ciclo di graffiti di intonaco e ossidi: Merano/Vecchie Terme, Bolzano/Centro Trevi, Gubbio(PG)/Palazzo Accoromboni e Laives/Aula Magna. Dal 2002, si dedica alla produzione di cortometraggi sperimentali e video-scenografie. Nel 2006 insieme ad un gruppo di artisti, fonda l’associazione Officina delle Articolate. Nel 2009 trova occupazione come cameraman, montatore e aiuto regia, presso un’emittente locale. Dal 2010, si occupa di VisualArt con un gruppo sperimentale: proietta in tempo reale da videocamera, usando oggetti di diversa natura (solidi, liquidi e luminosi); accompagna così le improvvisazioni sonore della Band. Nel 2012 pubblica la prima raccolta di tavole a china, della serie Out of Control.