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Eros, sensuale, la passione che gode la vita, e Thanatos, la morte, l’annientamento che distrugge la vita: due temi contrapposti, scultura e pittura, due artisti: Othmar Treffer e Andreas Zingerle. Entrambi gli artisti lavorano in modo minuzioso, Othmar Treffer al confine con l‘astrazione, Andreas Zingerle al confine con la mimesi. Treffer si avvicina lentamente, dopo un primo taglio deciso, alla forma che lo soddisfa e la lucida a specchio fino a farle raggiungere un’elevata presenza con una grafica affilata. Zingerle elabora al computer le foto di attentatori scaricate da Internet, ne ritaglia delle sagome e crea, dopo averle più volte spruzzate e ridipinte, delle immagini al limite della sparizione. I contorni sono sfocati, i contrasti deboli. Mentre Treffer, nonostante i diversi formati, porta alla quiete Eros nella pietra levigata, in Zingerle la quiete, nonostante le stesse dimensioni delle immagini, é solo apparente perché il più delle volte gli attentatori non si riconoscono esattamente. Le vittime, che Zingerle aveva dipinto prima di questa serie, erano ancora chiaramente identificabili. Nella mostra l’erotismo e l’annientamento non s’incontrano, né nei materiali, né nelle forme, né nella grammatica della presentazione, anche se l’erotismo comporta sempre qualcosa di distruttivo e la morte qualcosa di sessuale.