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“Sul vetro i colori risaltano particolarmente bene, creano una grande luminosità”, dice Anna Maria Mayr. L’artista di Brunico dipinge da otto anni. All’inizio ancora con i colori acrilici, poi ben presto nacque la passione per la tecnica della pittura dietro vetro. Grazie ad essa sono nate opere d’arte astratta senza titolo. Anna Maria Mayr: “L’osservatore dovrebbe immergersi nell’immagine e percepire ciò che vede personalmente”. Sulla base della grande tradizione popolare della pittura dietro vetro e del suo ulteriore sviluppo per la scena artistica moderna e contemporanea, Mayr utilizza i colori e le forme astratte per imprimere sentimenti e pensieri sul vetro. “Per percepire un contenuto con tutti i sensi, per astrarre, per raggiungere l’intensità”, come spiega la stessa artista. L’impegnativa tecnica della pittura dietro vetro è nota fin dal II secolo avanti Cristo. Nella pittura dietro vetro viene adottato un particolare procedimento di “pittura invertita”. Dato che la lastra di vetro costituisce sia la base per il dipinto che la sua protezione esterna, l’immagine deve essere realizzata al contrario. Tratteggi, riflessi e decorazioni, che normalmente vengono dipinti per ultimi, nella pittura dietro vetro rappresentano il primo strato dell’opera. Correzioni e ripassi di colore non sono quindi possibili.