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Le sculture di Eric Perathoner sono sobrie, eseguite da uno scultore che ben s´intende d´arte. Questa mostra presenta sculture inedite. La spinta che muove lo scultore nella sua ricerca, è percepibile in tutte le sue opere. Egli lavora con il materiale a lui più caro: il legno. Ma contemporaneamente sperimenta nuovi materiali, per dar voce alle sue percezioni e sensazioni: bende di stoffa e bende gessate, aghi di larice, metalli e colori. Le sue sculture sono ambiziose, sia per la manifattura sia per i contenuti. “I sognatori” cosí Eric Perathoner chiama le sue opere, appartengono alla scultura figurativa naturalistica, ma allo stesso tempo si avvicinano all’astrazione, facendo luce su profondità e percezioni interiori. Egli cerca di rappresentare ciò che sente nella sua anima e di dare risposte alle domande che ci pone la vita. I materiali usati richiamano sensazioni quali la vulnerabilità e l’ansia, ma anche l´esperienza provocata da ferite e lacerazioni che richiedono cure e attenzioni. I bendaggi esprimono sia la guarigione che l’immobilità della mummificazione. Un ulteriore tema è il contatto, un aspetto in continuo sviluppo nelle sue opere, ed influenzato dalla pratica artigianale dell’artista. Egli scolpisce mani intente a cercare il contatto, espressioni dell’esperienza interiore di percezioni intime e affettive. Queste mani esprimono il desiderio di un incoraggiamento e, probabilmente, anche quello di essere guidate da forze invisibili. Le mani sono un tema molto frequente, a volte vengono rappresentate aperte e visibili, in altri casi sono assenti o nascoste. “Il sogno in giallo” cerca di cogliere l´attimo della conoscenza del sogno e di percepire ciò che diventa chiaro interiormente. Allo stesso tempo rimane inspiegato che cosa realmente significhi “il Sogno”. E’ uno sguardo nell’interiorità oppure l’effetto dell’inconscio nell´atto della conoscenza? Il colore giallo è già un barlume di speranza verso l’esterno. Le mani disposte “a coppa” indicano il desiderio di ricevere e l’attesa di ciò che verrá. La mano sul petto, posata sul cuore, è un gesto forte, un invito a prestare attenzione, ad ascoltare il cuore. La figura coperta da aghi di larice, sembra adagiata sul terreno, avvolta da un manto protettivo. Questa figura femminile rievoca di nuovo il tema della sicurezza. Le forme essenziali richiamano all´interiorità spirituale e alla nostalgia d´affetto e sicurezza. Le associazioni con il suolo boschivo o con un formicaio, suggeriscono molte altre riflessioni. L’humus e il luogo di attività e vita, rimandano a pensieri sulla prosperità della vita.