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L’obiettivo di questo progetto è quello di giocare sulla dicotomia tra caos e ordine, come metafora in cui specchiare l’eterno scontro fra estro e raziocinio nell’arte. Si tratta di ingabbiare il caos, definendo i numeri ma non il tema: creare 100 piccoli dipinti di piccolo formato definito (15 x 20) ma senza alcuna regola creativa, né dal punto di vista del soggetto, né tanto meno da quello dello stile pittorico, per poi realizzare un particolare allestimento. All’esposizione che si terrà dal 12 giugno al 1 luglio 2015 presso la Piccola Galleria nel passaggio tra i Portici e Via Streiter, sarà anche presente come ospite l’artista Peter Pellegrini che, attenendosi alle nostre stesse “regole del gioco”, presenterà altre 100 piccole opere (questa volta nel formato 10 x 10). Materia informe antecedente al cosmo nella filosofia, nella mitologia greca Chàos viene invece reso come “spazio beante”, “spazio aperto”, "Primo di tutti fu il Caos", scrisse Esiodo. Per la Scienza è un concetto riferito alla tendenza all’entropia dei sistemi fisici, in matematica e fisica esiste una Teoria del Caos. Ma per l’arte il discorso è ancora, e per definizione sempre lo sarà, del tutto aperto ai contributi del singolo. Ingabbiandola in un chiasmo, ci siamo posti la seguente domanda: Il CAOS è ARTE o l’ARTE è CAOS? Non è possibile dare una risposta univoca a questo quesito, ma sarà sicuramente interessante mettere a confronto le opinioni degli artisti e del pubblico, e per questo stiamo studiando un modo per permettere anche a chi visiterà di esprimere il suo pensiero in proposito.