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Chi non ha conosciuto a fondo Bizzarri, chi non l'ha visto scavare dentro e attraverso la sua esigente e dolce passione della pittura, tutta bruciata nella gioia di sé sola, o sciorinata per rari incontri e nelle segrete stanze di pochi e selezionati aficionados, chi non gli é stato a lungo nelle vicinanze non potrà credere il suo ritegno a entrare nel sistema di risonanze e onori che vige oggi: nel tram- tram delle esposizioni d 'arte. Ciò risulta comprensibile dal fatto che a Bizzarri é sempre bastato vivere la pittura come rivelazione della pittura. Fedele alle convinzioni estetiche di tutta una vita artistica ( apprese sui grandi " Classici ", ancorate alla scia dei pittori citati da Dorazio e per i quali Dorazio é stato un libro poetico). Bizzarri ha sfogliato e consultato l'immenso e polifonico dizionario del colore, lasciandosi, per così dire, invadere da quel limo vitale, come un arcobaleno che va svelandosi in lontananza, tra lineature indicibili di sole e di pioggia. Con intatta finezza inventiva e una padronanza compositiva pienamente melodica, a tratti la pittura di Bizzarri s'alza come una brezza di colore, mai inaridita, tra i pergolati dell' anima. È un dipingere colmo di letizia, con i rintocchi del color vivo e gentile, le trasparenze e le velature accostanti di certi maestri umbri del Quattrocento -- Francesco di Giorgio Martini -- Piero Della Francesca ....-- che l'artista torna sempre a contemplare nei suoi abituali soggiorni in Umbria; la terra delle sue origini familiari; la terra in cui le forme dell'arte e quelle del mondo sembrano una cosa sola! Formazione scolastica: Studi tecnici e storia dell'Arte ,con orientamento artistico che previlegia linee astratto, liriche, concrete. Partecipazione alle più importanti avanguardie artistiche europee, incontri con protagonisti in Italia e all'estero. Presenza delle sue opere in collezioni pubbliche e private. Risiede a Bolzano