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Margareth Dorigatti presenta, a due anni dalla sua ultima mostra personale in galleria, un nuovo ciclo di opere dal titolo DEI-Colori-Giorni, incentrato sui pianeti e sulle loro infinite corrispondenze con le divinità e il mito, con i giorni e i colori, o con i metalli cui ciascun pianeta viene ricondotto. “In un percorso artistico impegnato preferibilmente sul versante figurativo, con esplorazioni seriali concentratesi di volta in volta su specifici soggetti e in ambiti diversi (dalla scenografia alla grande pittura murale, dalla fotografia alla musica e alla letteratura), il tema dei pianeti, che appare come la naturale prosecuzione del ciclo Luna/Mond del 2014–2016, ha ora condotto Margareth Dorigatti a esprimersi in un linguaggio ancor più propriamente astratto, sempre meditato con la cura e la profondità che le sono proprie, epilogo cioè di un lungo, rigoroso processo di studio e approfondimento. In questa serie dedicata ai pianeti prende corpo infatti un suggestivo universo interiore, una sorta di viaggio cosmologico dove la simbologia che lega pianeti e divinità, con le loro implicite storie mitiche, pervade i dipinti di rimandi per affinità e analogie con colori specifici, giorni della settimana definiti nella loro peculiarità semantica e trasversale alle varie lingue, vibrazioni e sonorità timbriche, anche sulla scorta dell’insegnamento di J. Wolfgang Goethe, sulla cui celebre teoria dei colori si sono a lungo imperniate le esplorazioni di Margareth Dorigatti. Una ricerca intima, questa, decisamente personale, con risultati intrisi di un marcato carattere individuale che rispecchia nelle sue modalità – come è stato da altri notato – quelle stesse del processo alchemico, incessante e utopistico, mirato a distillare l’essenza più pura della materia. Per ogni pianeta, per ogni divinità, si potrebbe dire persino per ogni colore, ci troviamo di fronte a una sorta di ritratto, in cui Margareth ha riversato il proprio sentimento di esso e condensato il proprio rapporto personale, rivelando a noi e a se stessa la chiave interpretativa che a ciascuno soggiace. Così, in un racconto mai banale, la forza assoluta di Marte, la seducente bellezza di Venere, la complessità conflittuale di Saturno, la misteriosa delicatezza lunare o la divina superiorità di Giove ci vengono manifestati per colori e forme ad ognuno peculiari: attributi complementari e analogici che caricano di tensione e di sorprendente energia il dipinto eppure, al tempo stesso, gli restituiscono magicamente una sottile valenza ironica, che rende il gioco sempre acuto e intelligente.” Margareth Dorigatti nasce a Bolzano nel 1954. Nel 1973 studia all’Accademia di Belle Arti di Venezia con Emilio Vedova. Nel 1975 si trasferisce a Berlino dove studia Pittura, Grafica e Fotografia presso la Hochschule der Künste. Nel 1980 inizia la sua attività espositiva in gallerie private di Berlino. Espone in Italia e all’estero presso gallerie private, luoghi pubblici e musei (Roma, Parigi, Milano, Pescara, Bolzano, Modena, Bologna, Berlino, Nimes, Lyon, Köln, Bonn, etc). È stata invitata ad esporre alla 54. Biennale di Venezia. Nel 1984 si trasferisce a Roma dove ha inizio la sua attività pittorica ininterrotta. Attualmente è titolare della cattedra di Decorazione presso l’Accademia di Belle Arti di Roma. Vive e lavora a Roma e Berlino.