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Alex Pergher è nato a Bressanone (1955). Attivo come pittore, grafico, ceramista e gallerista, vive e lavora a Rio Pusteria. Dal 1975 espone in mostre personali e collettive sia in Italia sia all'estero. Nel 1999 fonda la galleria Milly, attiva nel campo dell'arte contemporanea. Da principio Pergher preferisce una tecnica iperrealistica, per poi avvicinarsi più tardi alla sperimentazione di particolari tecniche miste, tecniche riconoscibili in tutti quei lavori che appartengono al ciclo "Scripta et Structura, Kugelformen und Labyrinthe". I suoi lavori sono raccolti in istituzioni pubbliche e collezioni private in Italia, Austria e Germania. „Amnesie“ Ci sono pittori che credono di farci del bene quando non ci scuotono e quando vogliono trattarci delicatamente con le loro forme espressive tradizionali. E ci sono tra questi non solo pittori di fama mondiale, ma anche coloro che godono di un prestigio puramente locale. Per un po' di tempo anche Alex Pergher sembrava sentirsi pienamente parte di questo contesto; i suoi lavori ci erano tanto famigliari quanto un fidato compagno di viaggio di vecchia data. Da qualche tempo la tavolozza si è però modificata e l'artista si è infilato in nuove strade, che ci hanno lasciato veramente stupefatti. Si profila l'avanzamento sentito profondamente verso la sintesi, un obbiettivo a cui Pergher si è avvicinato percorrendo due binari diversi. In primo luogo non dobbiamo dimenticare che abbiamo a che fare con grande disegnatore, un maestro del tratto. Si impone qui addirittura l'esempio di Pollock, che appunto al disegno dedicò molti anni di intensa ed ostinata ricerca, prima che intraprendesse quei lavori per i quali è entrato nella storia. Insomma ci si deve appropriare del disegno per poterlo abbandonare. La seconda strada è invece collegata strettamente con il gusto per la rappresentazione figurativa. Un piacere, che è profondamente radicato in Pergher; non è infatti possibile dimenticare i suoi esordi come raffinato iperrealista. Se è infatti vero, che per raggiungere il più profondo e completo senso delle cose, si deve guardare dietro alle apparenze e abbandonare le forme della natura - questa è la strada che ha percorso l'arte moderna partendo da Kandinskij, nel tentativo penetrare l'essenza delle cose attraverso il superamento della forma - è altrettanto vero che la stessa ricerca può essere condotta rimanendo fedeli all'immagine; di conseguenza l'arte di Alex Pergher potrebbe essere definita anche come un processo di trascendenza del figurativo. Georg Von Metz Schiano